Giurista e uomo politico olandese (Barrahuys, Frisia, 1507 - Bruxelles 1577); seguì ad Avignone e a Bourges le lezioni di A. Alciato; insegnò a Padova (1532-33) e a Ingolstadt (1537-42). Nel 1541 Carlo V lo nominò membro del consiglio segreto a Bruxelles, di cui (1549) divenne presidente. Propenso a ritirarsi dalla vita pubblica dopo l'abdicazione di Carlo, Filippo II lo convinse a rimanere: V. si trovò pertanto coinvolto nella lotta scoppiata tra il governo e i nobili. Nel 1565 ottenne d'essere esonerato dalla presidenza del consiglio segreto. Di tendenze moderate in politica, tollerante in materia di religione, sotto il governatorato del duca d'Alba difese ripetutamente gli interessi del popolo. Come allievo di Alciato è stato il fondatore della scuola giuridica olandese. Tra le opere: la 1a ed. della parafrasi delle Istituzioni di Teofilo (1534); i Commentaria in decem titulos Institutionum iuris civilis (1534).