STUCKENBERG, Viggo
Poeta danese, nato a Vridløselille il 17 settembre 1863, morto a Copenaghen il 6 dicembre 1905.
Poeta lirico (Digte, 1886; Flyvende Sommer, 1898; Sne, 1901; Sidste Digte, 1906), drammatico (Den vilde Jæer, 1894; Romerske Scener, 1895), narrativo (S. Gennembrud, 1888; Messias, 1889; Fagre Ord, 1895; Valravn, 1896; Sol, 1897; Hjemfalden, 1898; Asmodæus, 1899), fu con Jørgensen e S. S. Clausen uno dei maggiori rappresentanti dell'impressionismo in Danimarca. Del naturalismo delle sue prime composizioni conservò sempre il senso della realtà, ma divenne col tempo sempre più sensibile alle profondità interiori della vita, alle più lievi sfumature del sentimento. I due drammi e i racconti contengono momenti di delicata e forte poesia. Ma alla più pura espressione di sé giunse nella lirica, dove - pur nella modernità del tono che richiama i simbolisti francesi - la sua poesia si eleva talvolta alla conchiusa armonia e compiutezza di forma dell'arte classica.
Opere: Samlede Værker, voll. 3, Copenaghen 1910.
Bibl.: L. Rimestad, Fra Stuckenberg til Seedorf, ivi 1922.