Poeta danese (Vridløselille, Copenaghen, 1863 - Copenaghen 1905). Dopo un'iniziale adesione al naturalismo, si avvicinò al simbolismo cui diede voce in Danimarca, insieme a J. Jørgensen e S. Claussen, dalle pagine della rivista Taarnet ("La torre", 1893-94). La sua poesia, lontana da suggestioni romantiche e legata alle piccole realtà naturali (Flyvende sommer "Estate fugace", 1898; Sne "Neve", 1901), offre una delle più alte testimonianze della lirica d'amore danese nelle composizioni dedicate da S. alla moglie Ingeborg, pur oltre l'abbandono e il suicidio di lei. Scrisse anche drammi (Den vilde joeger "Il cacciatore selvaggio", 1894) e opere narrative (Fagre ord "Belle parole", 1895; Valravn "Il corvo della battaglia", 1896; Vejbred "Piantaggine", 1899).