Viete
Viète François (Fontenay-le-Comte, Loira, 1540 - Parigi 1603) matematico e uomo politico francese. Figlio di un agiato procuratore, studiò diritto presso l’università di Poitiers; nel 1560 si iscrisse al foro di Fontenay ed esercitò l’avvocatura. Nominato nel 1571 avvocato al parlamento di Parigi, due anni più tardi divenne consigliere al parlamento della Bretagna; successivamente, fu al servizio del re Enrico iii e divenne nel 1582 maître des requêtes al parlamento di Parigi, nonché consigliere speciale di Enrico di Navarra, il futuro Enrico iv (con l’incarico di decifrare i dispacci che il governo spagnolo inviava attraverso la Francia ai suoi funzionari nei Paesi Bassi). Tra il 1584 e il 1589 venne allontanato dal potere per le pressioni della Lega Cattolica, in quanto ugonotto. Si convertì al cattolicesimo e dal 1594 fino a un anno prima della sua morte rimase al servizio di Enrico iv. Viète dedicò alla matematica soltanto il tempo che gli rimaneva libero dagli impegni politici; ciononostante, riuscì a dare notevoli contributi all’aritmetica, all’algebra, alla trigonometria e alla geometria. È noto soprattutto per l’introduzione di notazioni algebriche sintetiche capaci di rendere gli sviluppi deduttivi più compatti e più stringenti. A lui tradizionalmente si deve un metodo algoritmico di tipo geometrico per calcolare i valori approssimati di π.