VIENNA O 449, Pittore di
Ceramografo falisco; ha dipinto alcuni vasi dello stile tardo a figure rosse, appartenenti al Gruppo Fluido del Beazley. Il nome deriva da un'anfora a collo distinto del museo di V. (n. 449) di una forma unica.
Questa, a sua volta, è in rapporto con uno stàmnos di Berlino (30549) e con due altri stàmnoi del Vaticano (Z 104, e Z 105) uno replica dell'altro. Gli stàmnoi sono uguali fra loro per forma, essi hanno i manici plastici con mostri marini (kete) ed il piede dello stesso tipo di quello dell'anfora di Vienna. In tutti sono soggetti demoniaci.
Lo stàmnos di Berlino è anteriore agli altri vasi, perché in rapporto con quello di Ny Carlsberg (n. 131) anche nel particolare delle linee a rilievo usate solo nella decorazione. In questo gruppo ritornano i contrassegni tipicamente falisci (v. fluido) come la palmetta col legame che parte dal cuore in colore bianco dell'anfora di Vienna.
Bibl.: J. D. Beazley, Etr. Vase-Painting, pp. 149-151; A. D. Trendall, Vasi Eruschi ed Italioti a figure rosse, Vaticano 1953, II, p. 235.
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