VIEDMA (A. T., 159)
Uno dei maggiori laghi della Patagonia (1220 kmq., quasi tre volte e mezza il Garda), di origine glaciale, situato a una latitudine media di 49° 37′ S. e a una longitudine media di 72° 30′ O.; ha forma press'a poco rettangolare, ed è lungo 74 km., largo al massimo 21 e in media 16; il suo perimetro è di 244 km. A differenza degli altri grandi laghi patagonici, non possiede articolazioni d'importanza che penetrino nella Cordigliera, fuorché uno stretto braccio a sud-ovest, che s'insinua fra elevate montagne per una ventina di chilometri, formando un pittoresco fiordo. Le coste del lago sono regolari, chiuse a est da depositi morenici terminali di un'antica glaciazione, terrazzati, e a nord e a sud da montagne di 1500 m. di altezza media, che separano il Lago Viedma rispettivamente dal Lago San Martín e dal Lago Argentino; a ovest s'innalza la Cordigliera andina, coperta di nevi perenni, che dànno origine a potenti ghiacciai (ventisqueros), uno dei quali, il Ghiacciaio Viedma, immerge la sua fronte nelle acque del lago.
Emissario del Viedma è il Río de la Leona, che si versa nel Lago Argentino.
Bibl.: A. M. De Agostini, Seconda spedizione nella Cordigliera patagonica meridionale, in Boll. R. Soc. Geogr. ital., 1932, pp. 723-730; R. Riccardi, Nuova misurazione dell'area dei princip. laghi patagonici, ibid., 1934, pp. 416-424.