VICTORIA (A. T., 138-139)
Città marittima, capitale della Columbia Britannica; sorge all'estremità sud-orientale dell'Isola di Vancouver, in fondo allo Stretto di Juan de Fuca, che separa l'isola dallo stato nordamericano di Washington. Nel 1931 aveva una popolazione di 39.080 abitanti, ma superava i 60.000 con i sobborghi. Situata nell'insenatura in cui sfocia il Deadmans River, il centro cittadino e i quartieri principali sorgono attorno alla James Bay, mentre poco lontano ad ovest si trova il porto di Esquimault, che fu già base della flotta britannica del Pacifico e, dal 1905, è quella della marina canadese. Il suo porto, sulla strada delle navi dirette a Vancouver, Seattle e Tacoma, è frequentato dai piroscafi che compiono servizî regolari con i porti della costa canadese e con quelli nordamericani e dalle navi delle linee dirette all'Australia, alla Nuova Zelanda e all'Asia Orientale. In conseguenza il movimento annuo è assai notevole e supera i quattro milioni di tonnellate, con un'eccedenza delle importazioni sulle esportazioni.
Fondata nel 1849, Victoria mantiene l'aspetto di città coloniale ed ha un'aria di "vecchia Inghilterra". Questi caratteri, insieme con il clima temperato, con il grandioso panorama d'isole e di bracci di mare e lo sfondo di foreste maestose, contribuiscono a fare della città una stazione turistica assai frequentata dai Canadesi e dai Nordamericani. È anche centro industriale notevole e possiede fabbriche di mobili, di vestiarî, cantieri di costruzioni navali, numerose officine per la lavorazione del legno e stabilimenti per la preparazione del pesce conservato. Degni di ricordo il grande Palazzo del parlamento, la vasta biblioteca, l'università, e l'osservatorio astrofisico del dominion.