PRICHETT, Victor Sawdon
Romanziere e critico letterario inglese, nato a Ipswich il 19 dicembre 1900. Completati i suoi studî presso varie scuole di Londra, si dedicò ad occupazioni diverse e saltuarie - fu commesso in varî negozî, viaggiatore di commercio, e simili - nel periodo della prima giovinezza. Nel 1920 divenne corrispondente di un giornale francese e fu in Marocco e in Spagna; quivi rimase per due anni. Frutto di tale sua esperienza fu un volume di impressioni di viaggio, Marching Spain (Londra 1929) che, insieme ad un romanzo, Clare drummer (Londra 1929), valse a farlo affermare come letterato. Si recò in America e altrove e gli venne poi affidata la direzione dell'importante periodico The Nez Statesman and Nation. Più tardi, si affermò come critico autorevole e acuto con il suo saggio The living novel (Londra 1947).
La sua poetica, sottintesa in tale scritto, venne palesata nel saggio successivo Why do I write? (Londra 1950); la migliore delle sue opere narrative è il romanzo Mister Beluncle (Londra 1951) e assai interessanti sono anche i suoi racconti raccolti in Callected stories (Londra 1958). I suoi scritti meglio riusciti sono ambientati nel mondo della classe operaia, descritto con gusto, vivacità ed umorismo ma nel contempo con un certo distacco che si rispecchia anche nello stile sorvegliato e preciso. Pur restando legato ad una tecnica narrativa tradizionale il P. si è affermato come uno dei migliori romanzieri contemporanei. Oltre alle opere già citate, ricordiamo: Elopement into exile (Londra 1932); Dead man leading (ivi 1932); Nothing like leather (ivi 1935); Books in general (ivi 1953; critica).