Erofeev, Vicktor Vladimirovic
Erofeev, Vicktor Vladimirovič. – Scrittore e giornalista russo (n. Mosca 1947). Dopo un’infanzia a Parigi con il padre diplomatico, tornò in patria e nel 1970 si laureò in lettere a Mosca. Critico letterario di spicco, fu espulso nel 1979 dall’Unione scrittori sovietici per aver pubblicato letterati dissidenti in un’antologia clandestina, e le sue opere furono bandite fino all’avvento di Michail Gorbačëv. Autore di opere di acuta indagine sociale dal linguaggio crudo e mutuato spesso dalla strada, E. è autore di romanzi di grande impatto come Russkaja krasavica (1982; trad. it. La bella di Mosca, 1991), storia di una donna ambiziosa e piena di vita che poco prima del crollo dell’URSS si concede ad agenti del KGB e politici, uomini ricchi e potenti, in una spirale inutilmente autodistruttiva; Enciklopedija russkoj dushi: roman s encikoplediej (1999; trad. it. L’enciclopedia dell’anima russa: romanzo, 2006), dolente metafora dello sbandamento di fronte a una realtà sociale che non contempla democrazia, e finisce per rassegnare la sua salvezza nelle mani di nuove quanto grottesche divinità; Horosij Stalin: roman (2004; trad. it. Il buon Stalin, 2008), autobiografico confronto con un padre che non riesce a rinnegare del tutto l’incarnazione terrena del socialismo reale per cui ha vissuto: una suggestiva mescolanza di ricordi, documenti ufficiali e sogni dell’autore.