• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Vicenza

di Nicolò Mineo, Pier Vincenzo Mengaldo - Enciclopedia Dantesca (1970)
  • Condividi

Vicenza (Vincenza)

Nicolò Mineo
Pier Vincenzo Mengaldo

Non è tra le città più presenti alla memoria o agl'interessi di valutazione etico-politica di D., pur facendo parte di quella Marca Trevigiana e di quel mondo storico-geografico prima ezzeliniano e poi scaligero così rappresentato nella Commedia e, il secondo, sublimato al livello del mito. Neanche si sono scoperti nell'opera del poeta o in testimonianze esterne elementi tali da far fondatamente ipotizzare una sua conoscenza diretta della città.

V. ebbe origini preromane, e quindi fu municipio romano, ed ebbe una crescente importanza economica per la sua posizione geografica che rendeva facili le comunicazioni sia con la val d'Adige che con la laguna veneta; fu comunque inferiore alle vicine Padova e Verona.

Alla calata dei Longobardi, V., che dal sec. VI era sede vescovile, divenne sede di un ducato, quindi di un comitato franco e, dal sec. X, fu parte della Marca di Verona. Il vescovo vi doveva godere una notevole autorità causa di frequenti lotte, mentre la città maturava una certa autonomia; nel 1122 è infatti ricordato il consolato. Nelle guerre fra i comuni e il Barbarossa, V. strinse con Padova e Verona una lega, detta veronese, che nel 1167 si fuse con quella lombarda. Già nel 1175 abbiamo notizia di un podestà forestiero a V., il cui potere si alternò per un certo tempo con quello consolare finché le discordie fra le famiglie dominanti portò al prevalere dei da Romano: nel 1211 infatti Ezzelino II tenne la podesteria della città. Ci fu quindi un avvicendarsi al potere di vari partiti, finché, nel 1236, essendo podestà Azzo VII d'Este, la città fu presa d'assalto e saccheggiata da Federico II ed Ezzelino III che la ebbe in suo potere fino al 1259, senza tuttavia mai abolire le istituzioni comunali. V., che nel 1264 si era data dei nuovi statuti, fu dal 1266 sotto l'egemonia padovana, a cui fu contesa da Verona; tale predominio fu esercitato mediante l'imposizione degli organi di governo, e resse fino al 1311 allorché V. fu conquistata da Cangrande della Scala (15 aprile) che l'anno successivo ne otteneva il vicariato da Enrico VII. Vi furono ancora due tentativi padovani di riconquistare la città (1314, 1317), che però rimase sotto la signoria scaligera fino alla caduta di questa (1387).

L'interesse dantesco per V. ha il suo fulcro nel periodo in cui la città passò sotto la signoria di Cangrande al quale, nell'intestazione dell'Ep XIII, il poeta si rivolge come al " in urbe Verona et civitati Vicentiae vicario generali ", probabilmente non solo in funzione della definizione ufficiale del suo rango, ma anche per sottolinearne la potenza dato che il controllo della città era segno e garanzia del predominio nella Marca. Alla lotta che i Padovani intrapresero contro Cangrande per riimpossessarsi di V., e in particolare alla battaglia del 17 dicembre 1314, si riferisce, secondo la maggior parte degl'interpreti antichi e moderni, la profezia di Cunizza in Pd IX 46-48 ma tosto fia che Padova al palude / cangerà l'acqua che Vincenza bagna, / per essere al dover le genti crude. Nel contesto generale delle parole di Cunizza, la sconfitta dei Padovani assume un valore di simbolo: è la punizione del disordine morale e politico che degrada la Marca e tal disordine s'identifica con la politica guelfa di opposizione all'imperatore e ai suoi rappresentanti. Così D. fa un buon servizio a Cangrande, implicitamente bollando come contraria al piano provvidenziale di ordine terreno l'ideologia antitirannica, giustificativa della posizione antiscaligera, di cui i Padovani si erano fatti assertori.

D. inoltre ricorda V., in forma sineddotica, in If XV 113, allorché Brunetto Latini denuncia la presenza tra i sodomiti del vescovo Andrea de' Mozzi, declassato da Bonifacio VIII (ma non per la colpa, dubbia del resto, di sodomia) dalla sede di Firenze a quella vicentina: dal servo de' servi / fu trasmutato d'Arno in Bacchiglione, il fiume appunto che passa per la città.

Un legame indiretto di V. col mondo di D. è rappresentato dal fatto che Pietro, figlio del poeta, ivi fu giudice e legato del podestà bolognese Bernardo Scannabecchi, negli anni 1343-1344.

Nella biblioteca Civica Bertoliana è conservato un manoscritto abbastanza importante della Commedia, segnato 138, esemplato nel sec. XIV. La sola edizione dantesca stampata a V. sembra quella della Commedia curata dal vicentino Francesco Trissino " col testo originale a riscontro ad utilità e comodo degli studiosi della sublime poesia " (1857-58).

Bibl. - aa.vv., D. e v., Vicenza 1865; Basserman, Orme 435-436. Per altri studi ottocenteschi, rimandiamo alle indicazioni fornite alla voce Bacchiglione. Importanti, per un quadro d'insieme, G. Petrocchi, La vicenda biografica di D. nel Veneto, in aa.vv., D. e la cultura veneta, Firenze 1966, 13-27 (rist. in Itinerari danteschi, Bari 1968, 119-141); G. Arnaldi, La Marca Trevigiana " prima che Federigo avesse briga ", ibid., 29-38; R. Manselli, Cangrande ed il mondo ghibellino nell'Italia settentrionale alla venuta di Arrigo VII, ibid., 39-50; E. Raimondi, D. e il mondo ezzeliniano, ibid., 51-70; R. Weiss, La cultura preumanistica veronese e vicentina del tempo di D., ibid., 263-272. V. anche G. Billanovich, Tra D. e Petrarca. Umanesimo a Padova e a Verona e umanesimo a Avignone, in Atti del Congresso internazionale di studi danteschi, II, Firenze 1966, 349-376, e la bibliografia che correda la voce Padova.

Lingua. - La città è sorprendentemente accostata da D. a Verona e Brescia (VE I XIV 5) per definire un sottogruppo (caratterizzato per D. dall'uso dell'avverbio magara) del gruppo dialettale lombardo-veneto yrsutum et yspidum, " rudemente aspro ", mentre le nostre conoscenze dialettologiche indicano la stretta affinità del vicentino col padovano, e la sensibile differenza invece di entrambi rispetto al veronese. E si noti che può aver agito su D. solo la vicinanza geografica, non il criterio politico, perché fino al 1311 V. è ancora sotto l'egemonia carrarese, non scaligera.

Va comunque ricordato a titolo di cronaca, sebbene sia molto difficile far credito a D. di questa sottigliezza dialettologica, che da studiosi moderni come il Battisti e G.B. Pellegrini è stata formulata l'ipotesi che parte del territorio vicentino appartenesse in antico a un'area dialettale ‛ atesina ' abbracciante Trento e Verona. V. VERONA.

Bibl. - C. Battisti, in Atti del III Congresso nazionale di arti e tradizioni popolari, Roma 1936, 63-75; G.B. Pellegrini, in " Studi Mediolatini e Volgari " XIII (1965) 153 ss.; ID., in D. e la cultura veneta, Firenze 1966, 95 ss.

Vedi anche
Padova Comune del Veneto (92,8 km2 con 210.173 ab. nel 2008), capoluogo di provincia. ● Si estende a O della Laguna veneta, a 12 m s.l.m., sul fiume Bacchiglione. È centro di antica origine, vivace per traffici e attività agricole, sia per la sua posizione tra il Brenta e il Bacchiglione, sia per la vicinanza ... Andrea di Pietro della Gondola detto Pallàdio Pallàdio, Andrea di Pietro della Gondola detto. - Architetto (Padova 1508 - Vicenza 1580). Lavorò prima a Padova, come tagliatore di pietra, nella bottega di B. Cavazza da Sossano (1521), e poi (dal 1524) a Vicenza, nella bottega in Pedemuro dell'architetto e scultore Palladio, Andrea di Pietro della ... Mestre Città compresa dal 1926 nel comune di Venezia (176.000 ab. ca.); è unita a Venezia mediante un doppio ponte stradale e ferroviario (oltre 3600 m). Meta dell’espansione della città lagunare sulla terraferma, dapprima modesta periferia operaia della ‘Grande Venezia’, si è poi sviluppata con ritmo febbrile, ... Bologna Comune dell’Emilia (140,7 km2 con 373.026 ab. nel 2007), capoluogo dell’omonima provincia e della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle del Reno.  ● La pianta della città mostra l’originario nucleo romano a insulae rettangolari (6 cardini e 7 decumani, ...
Tag
  • CANGRANDE DELLA SCALA
  • ANDREA DE' MOZZI
  • MARCA TREVIGIANA
  • MUNICIPIO ROMANO
  • BRUNETTO LATINI
Altri risultati per Vicenza
  • Vicenza
    Enciclopedia on line
    Comune del Veneto (80,5 km2 con 109.855 ab. nel 2020, detti Vicentini), capoluogo di provincia. La città è situata nella pianura veneta, allo sbocco del corridoio alluvionale interposto tra i Monti Berici e i Lessini e alla confluenza del Retrone con il Bacchiglione. L’abitato di origine preromana, ...
  • Vicenza
    Dizionario di Storia (2011)
    Città del Veneto, capoluogo di provincia. L’antica Vicetia fu città dei veneti; nel 49 a.C. con la cittadinanza romana ebbe ordinamento municipale. Caduti l’impero romano e i regni barbarici di Odoacre e dei goti, divenne sede di un ducato longobardo, poi di un comitato franco e dal 10° sec. fece parte ...
  • VICENZA
    Federiciana (2005)
    Dario Canzian Nella notte della vigilia di Ognissanti del 1236 Federico II mosse all'attacco di Vicenza, retta in quel momento da un podestà di altissimo rango, il marchese Azzo VII d'Este (v. Este, Marchesi d'). Lo avrebbe fatto, secondo il cronista filoimperiale Gerardo Maurisio, su esortazione di ...
  • VICENZA
    Enciclopedia dell' Arte Medievale (2000)
    G. Lorenzoni (lat. Vicetia) Città del Veneto, capoluogo di provincia, situata alla confluenza del fiume Retrone con il Bacchiglione. Antica città romana, sede di municipium dal 49 a.C., V. a partire dalla fine del sec. 6° fu, di certo, sede vescovile (Cracco Ruggini, 1987). Tra il 568 e il 569 fu occupata ...
  • VICENZA
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1995)
    Per dati statistici provinciali v. veneto (Tabelle), in questa Appendice.
  • VICENZA
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1981)
    : per dati statistici provinciali v. veneto (tabelle), in questa Appendice.
  • VICENZA
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    (XXXV, p. 292; App. I, p. 1126; II, 11, p. 1112) Giuseppe Morandini La ricostruzione dei quartieri cittadini e degli impianti completamente o parzialmente distrutti dalla guerra è stata da tempo ultimata, così come i restauri e la ricostruzione dei monumenti colpiti, ove però purtroppo non pochi danni ...
  • VICENZA
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
    (XXXV, p. 292; App. I, p. 1126) Elio MIGLIORINI Emilio LAVAGNINO Durante la seconda Guerra mondiale Vicenza (78.110 ab. nel comune, presenti al 31 dicembre 1947) ha subìto gravi danni in seguito ai bombardamenti aerei, specialmente quelli del 14 maggio 1944 e 18 marzo 1945. Oltre ad ingenti rovine ...
  • VICENZA
    Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
    (XXXV, p. 292) Fausto Franco Arte (p. 293). - Recenti indagini hanno consentito l'identificazione della cappellina paleocristiana di S. Maria Mater Domini, attualmente sacrestia della basilica dei ss. Felice e Fortunato. Il piccolo edificio, perfettamente conservato all'interno, con un'alta zoccolatura ...
  • VICENZA
    Enciclopedia Italiana (1937)
    (A. T., 24-25-26) Giuseppe PAVANELLO Luigi SIMEONI Emilio MALESANI Fausto FRANCO Antonio DALLA POZZA Giuseppe PAVANELLO Luigi SIMEONI Emilio MALESANI Fausto FRANCO Antonio DALLA POZZA Paola ZANCAN Tammaro DE MARINIS Alberto BALDINI Città del Veneto, capoluogo di provincia, sulla ferrovia ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
leonicèno
leoniceno leonicèno agg. e s. m. (f. -a). – Nome letter. degli abitanti di Lonigo (lat. mediev. Leonìcum), cittadina e comune in prov. di Vicenza.
priaboniano
priaboniano agg. e s. m. [dal nome della località di Priabòna (Vicenza)]. – Termine di cronologia geologica, piano dell’eocene superiore, tipico del bacino del Mediterraneo: corrisponde a una trasgressione marina ed è rappresentato da calcari...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali