vibratore
vibratóre [Der. di vibrare (→ vibrazione) "che fa vibrare"] [FTC] [ELT] [EMG] Nell'elettrotecnica e nell'elettronica, dispositivo costituito da una sorta di relè ad autoeccitazione con vari contatti di commutazione, che sono azionati periodicamente a seguito del moto vibratorio assunto dall'ancora del relè; due sezioni di commutazione servono per invertire periodicamente il verso della corrente continua fornita da un generatore primario (per es., una batteria di accumulatori), avviata al primario di un trasformatore in salita; al secondario di questo si ha una tensione alternata (simmetrica, ma non sinusoidale), l'insieme costituendo dunque un invertitore a v. (fig. 1); se la tensione indotta nel secondario è applicata ad altre due sezioni di commutazione, che la rendono unidirezionale, si ha un survoltore a v. (fig. 2), che converte la tensione continua fornita dal generatore primario in una tensione pulsante unidirezionale, di maggiore valore. Questi apparecchi hanno reso grandi servizi nell'elettronica militare (sia dei Tedeschi che degli Alleati) durante la 2a guerra mondiale per generare a partire dalla bassa tensione della batteria di accumulatori di autoveicoli (6 o 12 V) la tensione di 100÷300 V per l'alimentazione anodica di radioricevitori e piccoli radiotrasmettitori per uso campale (che allora erano tutti a tubi termoelettronici); a partire dagli anni '60 sono stati sostituiti da più efficienti dispositivi, equivalenti, con componenti a semiconduttori. ◆ [GFS] Dispositivo per generare nel terreno onde elastiche ai fini della prospezione sismica del sottosuolo, costituito in vari modi, per es. da un motore a scoppio o elettrico che pone in rotazione una pesante ruota eccentrica o un pestello: v. geofisica applicata: III 26 e.