VIBALDO de Fisen, detto di Stavelot
Nacque nel 1097 presso quest'abbazia di cui i suoi genitori erano vassalli, e lì fu educato; poi passò a Liegi e nel 1117 entrò monaco benedettino a Wasor dove fu direttore della scuola. Nel 1118 passò a Stavelot e vi fu eletto abate il 16 novembre 1130 e benedetto il 20 aprile 1131. Fu alla corte dell'imperatore Lotario III e lo accompagnò in Italia nel viaggio del 1137; fu designato abate di Montecassino il 19 settembre di quell'anno, quando fu deposto l'abate Rainaldo come sostenitore dell'antipapa Anacleto II. Ma V. non poté tenere quell'abbazia e ritornò in Germania. Morto Lotario III (4 dicembre 1137), fu consigliere di Corrado III come era stato del suo predecessore; il 20 ottobre 1146 fu nominato abate anche di Corvey e fu confermato il 22 giugno 1147 da Eugenio III. Egli ne riformò l'amministrazione e fece da Corrado III unire a Corvey i due monasteri muliebri vicini di Kemmade e di Bisbeck che era necessario riformare. V. partecipò vivamente agli affari ecclesiastici della Germania in quegli anni; e quando il 4 marzo 1152 fu eletto re di Germania Federico I Barbarossa, nipote di Corrado III, egli continuò ad aiutare col suo consiglio il nuovo sovrano sul quale ebbe grande ascendente. V. accompagnò nell'ottobre 1154 il Barbarossa nella sua prima spedizione in Italia; e fu l'anima del progetto inteso a far sposare al Barbarossa una principessa bizantina, per ottenere in questo modo l'aiuto di Manuele Comneno contro i Normanni. Ma fallito il progetto, fu accusato di avere tessuto intrighi contro la Santa Sede in una missione da lui svolta a Costantinopoli. V. era col Barbarossa a Würzburg nel 1156; l'anno seguente partì una seconda volta per Costantinopoli e morì improvvisamente il 19 luglio 1158 a Bitolia in Macedonia.
Quattrocento lettere di V. furono pubblicate dallo Jaffé in Monumenta Corbeiensia: Biblioth. Rerum Germanicarum, I, Berlino 1864, pagine 76-606; Migne, Patrologia Latina, volume CLXXXIX.