VIATORE
I magistrati romani avevano al loro seguito funzionari minori detti apparitores, fra cui erano i viatores. Formavano un corpo o collegio, con a capo un magister, comprendente tre decurie, di cui la prima era composta dei viatores addetti alla persona dell'imperatore, ai consoli e ai pretori. Un'altra decuria era formata dai viatores addetti ai questori; la terza da quelli che assistevano i tresviri capitales. Altri viatores comuni erano a disposizione dei IV viri viarum curandarum e di alcuni collegi sacerdotali, quali i VII viri epulonum, i XV viri sacris faciundis, i sodales Augustales, ecc. Erano reclutati fra i liberti imperiali e di privati; Epafrodito, il liberto di Nerone che aiutò il suo signore a darsi la morte, era Caesarum viator. Le funzioni dei viatores erano analoghe a quelle dei lictores; le più importanti erano di comunicare ai senatori la convocazione del senato, di eseguire citazioni giudiziarie, sequestri ed arresti. Erano anche addetti al servizio di informazione. Fuori di Roma i governatori delle provincie avevano alle loro dipendenze dei viatores. Ve ne erano anche presso alcuni municipî; una decuria di lictores e di viatores era al servizio del municipio di Narbona. In un rilievo si trova quale emblema di un viator, addetto all'erario (viator ad aerarium), la borsa, indicante il servizio di riscossione e la qualifica di ufficiale di cassa.