NOMENTANA, VIA
. Era la strada che univa Nomentum, l'odierna Mentana, con Roma, per un percorso di poco più di 14 miglia, e quindi proseguiva per altre tre miglia fino a unirsi con la via Salaria presso Eretum (Grotta Marozza). Nei primi tempi di Roma si chiamava Ficulensis dalla città più prossima di Ficulea, come ricorda Livio (III, 52) narrando la secessione della plebe sul Monte Sacro. Usciva dalla porta Collina del recinto serviano e dalla porta Nomentana di quello di Aureliano, tenendosi, fino alla basilica di S. Agnese, un po' più a destra della via odierna, e quindi fondendosi con essa fino al termine del percorso; era fiancheggiata da numerosi sepolcri gentilizî, specialmente nel tratto suburbano, e attraversava l'Aniene sopra un ponte, di cui si conserva il rifacimento medievale.
Tra i sepolcri sono notevoli i due presso il Monte Sacro, e quello al V miglio, detto il Torraccio della Cecchina, tracce del selciato antico si notano ancora in più punti, e dopo il Monte Gentile, a 12 miglia da Roma, è un avanzo della costruzione a grossi blocchi di pietra. Notevoli memorie cristiane sono le catacombe di S. Nicomede e quelle di S. Agnese, il coemeterium maius, detto anche Ostriano, e le catacombe con la basilica di S. Alessandro al VII miglio.
Bibl.: A. Nibby, Analisi, ecc., Roma 1849, III, p. 635 segg.