CORNELIA, VIA
Viene ricordata soltanto dai cataloghi regionarî e dagli atti dei martiri. S'ignora in che epoca la via fosse costruita.
In origine doveva costituire un braccio di strada trasversale, che si staccava dalla via Aurelia Nuova circa tre chilometri fuori porta Cavalleggeri, presso l'osteria del Gallo, e di qui proseguiva per le tenute di Torre vecchia, Porcareccia, S. Rufina e Boccea fino ai colli che fiancheggiano il fiume Arrone. In origine forse terminava allo stesso casale di Boccea, che ha tutto l'aspetto di un antico pagus con la prossima collina detta l'Oliveto. Nell'età più recente fu prolungata fino a riunirsi alla Cassia presso S. Maria di Galeria, raggiungendo Ceri.
Sembra che in tale epoca la via Cornelia venisse assimilata al primo tratto della via Aurelia Nuova.
In un'iscrizione latina si trova riunita con le due Aurelie e con la Trionfale sotto la giurisdizione di un unico curator. Nel punto d'incrocio con la via Trionfale si trovava la famosa piramide di Borgo, o meta Romuli, sepolcro di personaggio sconosciuto, simile alla piramide di Caio Cestio. Per le memorie cristiane della via Cornelia v. vaticano.
Bibl.: Corp. Inscr. Lat., XIV, n. 3610; A. Nibby, Analisi dei dintorni di Roma, Roma 1849, III, p. 569; G. Tomassetti, La Campagna Romana, Roma 1910, II, p. 463, seg., 473.