COLLATINA, VIA
La via che conduceva a Collazia, si distaccava dalla via Tiburtina subito fuori della porta omonima delle mura di Aureliano, ma non è certo da quale porta del recinto serviano uscisse, se dalla Viminale o dalla Esquilina. Ebbe importanza solo nei primi tempi della repubblica e, quando la città di Collazia decadde, rimase una via di campagna per l'accesso ai terreni limitrofi. Il suo tracciato è in parte perduto: nel primo tratto coincideva con la via di Malabarba, quindi con la linea ferroviaria di Tivoli e dal 4° miglio con la strada di Lunghezza, essendo visibili nelle macerie alcuni selcioni dell'antico pavimento e lungo i margini qualche resto di tomba.
Dalla tenuta di Portonaccio fino alla stazione di Cervara vi corre parallelo lo speco dell'Acqua Vergine. Alcuni avanzi di ville si trovano a nord della via, presso il Casale della Rustica; al miglio 8° la via tocca le sorgenti dell'Acqua Vergine, dopo essere passata entro un piccolo taglio del terreno. Dopo la tenuta di Salone la via antica si stacca dalla via moderna a destra e il tracciato è sicuro fino al Casale di Lunghezza, dove sorgeva la città di Collazia.
Bibl.: A. Nibby, Analisi dei contorni di Roma, Roma 1845, III, p. 627; Th. Ashby, Via Collatina, in Papers of the British School at Rome, I (1902), p. 138 segg.