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VETERA

di Plinio Fraccaro - Enciclopedia Italiana (1937)
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VETERA

Plinio Fraccaro

. Nome di una collina a S. di Xanten, sulla sinistra del Reno, di fronte alla confluenza della Lippe: oggi Fürstenberg. La valle della Lippe era una delle principali vie verso l'interno della Germania, e perciò Augusto scelse fra il 16 e il 13 a. C. Vetera come uno dei punti di concentramento delle forze romane destinate a passare il Reno; l'altro era Mogontiacum. Da Vetera partirono le due prime spedizioni di Druso, e, almeno in parte, l'esercito di Varo. Durante il periodo dell'offensiva in Germania, a Vetera i Romani ponevano i quartieri d'inverno entro campi ordinarî, che si ricostruivano a ogni ritomo dalle spedizioni estive. Quando invece Roma, dopo il 16 d. C., rinunciò alla conquista della Germania e il confine fu riportato al Reno, Vetera divenne un campo permanente, una fortezza di frontiera. Sotto Claudio, intorno al 43, il campo fu ricostruito in forma di rettangolo di m. 932 × 636 e nell'intemo sorsero edifici di pietra e mattoni, intonati al fasto dell'età neroniana. Le canabae presso al campo vennero formando quasi una città. Il batavo ribelle Civilis nel 69 attaccò la guarnigione di Vetera (V e XV legione), al cui soccorso marciarono le truppe romane del medio Reno agli ordini del legato Vocula; ma queste truppe, in gran parte galliche, si ribellarono e Vocula fu ucciso. La guarnigione, stremata, si arrese e fu massacrata e la fortezza data alle fiamme. Fu in seguito riedificata e Adriano vi collocò nel 119 la XXX legione, che vi rimase a lungo; a N. di Xanten sorse poi la Colonia Ulpia. Gli scavi hanno messo in luce, oltre alle tracce dei campi augustei e tiberiani, cospicui avanzi del campo claudio-neroniano.

Bibl.: C. Jullian, Histoire de la Gaule, IV, Parigi 1913, p. 203; H. Lehner, Das Römerlager Vetera bei Xanten, Bonn 1926; id., Vetera. Die Ergebnisse der Ausgrabungen des Bonner Provinzialmuseums bis 1929, Berlino 1930; A. Grenier, in Manuel d'Archéologie di J. Dechelette, V, i, Parigi 1931, p. 258. Relazioni degli scavi nei Bonner Jahrbücher, CXIV-XV (1906 seg.).

Vedi anche
Daci Antica popolazione danubiana. Erano divisi in popolo e nobili: questi ultimi erano i capi politici e religiosi del paese. Politeisti, praticavano il culto per Zamolxi, antico sacerdote e poeta divinizzato. Dapprima divisi in tribù, raramente concordi, raggiunsero l’unità sotto Burebista, che riportò ... castra Nome del campo militare presso gli antichi romani (➔ accampamento).  ● Il nome è frequente nella toponomastica antica per indicare luoghi o centri abitati nei quali era stato fissato dapprima un accampamento romano: C. Batava, C. Cornelia ecc. legione storia Nome dell’unità tattica e organica dell’esercito romano, in tempi moderni, assunto, in vari paesi, da corpi di volontari, da alcune unità organiche specialmente istituite per il servizio armato nelle colonie e i cui gregari sono tratti da elementi volontari stranieri, da gruppi uniti in un’azione ... Reno (ted. Rhein, fr. Rhin, nederl. Rijn) Fiume dell’Europa centro-occidentale (1326 km). Interessa il territorio di sei Stati (Svizzera, Liechtenstein, Austria, Germania, Francia, Paesi Bassi). Il principale ramo sorgentizio (R. Anteriore) nasce nelle Alpi svizzere, dal San Gottardo, e si dirige verso NE, ...
Vocabolario
vetero-liturgia
vetero-liturgia s. f. (iron.) Ritualità sorpassata e stantia. ◆ È stata questa ricerca di nuova identità televisiva la nota positiva. Il... «Simona Las Vegas Show» è stato apprezzabile per modernità lontana dalla vetero-liturgia. (Francesco...
vètero-
vetero- vètero- [dal lat. vetus -tĕris «vecchio, antico»]. – Primo elemento di parole composte di formazione moderna, in cui significa «vecchio, antico», e anche, spec. nel linguaggio giornalistico, in formazioni di tono per lo più polemico...
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