Cortigiana e poetessa (Venezia 1546 - ivi 1591), celebratissima per bellezza e per ingegno e cultura. Fu in corrispondenza con principi, cardinali, letterati e artisti che frequentarono la sua casa (ove, reduce dalla Polonia e avviato in Francia, si fermò anche Enrico III). Di suo marito si sa soltanto che fu medico e che morì nel 1582. Fu amica del Tintoretto, che ne fece il ritratto. Verso il 1580 si diede a opere di carità, fondando tra l'altro un ricovero per le donne perdute. Le sue petrarcheggianti Terze rime, la cui prima edizione (1575) è dedicata al duca di Mantova e di Monferrato, hanno qua e là accenti personali, quasi sempre dettati da una contemplazione della natura nella quale la F. ama proiettare la sua malinconia. Alcuni sonetti (meno di venti) sono sparsi nelle raccolte del tempo: due di essi sono dedicati a Enrico III. Notevoli le Lettere familiari a diversi, la cui prima edizione è dedicata al cardinale Luigi d'Este con una lettera datata 1580. Le lettere, che rispecchiano felicemente quel mondo di letterati e di nobili in cui la F. viveva, hanno singolari doti di stile, come anticipazione d'un barocco assai suggestivo.