verno
È la forma aferetica di ‛ inverno ' (v.), con la quale si alterna, pur ricorrendo più frequentemente di quella: Cv IV II 7 altrimenti è disposta la terra nel principio de la primavera a ricevere in sé la informazione de l'erbe e de li fiori, e altrimenti lo verno; III V 19 due volte l'anno [l'Equatore] ha la state grandissima di calore, e due piccioli verni (è l'unico esempio al plurale); Pd XIII 133 i' ho veduto tutto 'l verno... / lo prun mostrarsi rigido e feroce. Altri esempi in Rime C 58, If XXX 92, XXXII 26. L'alternanza è anche nei codici, ad es. di verno o lo verno invece di l'inverno, in If XXI 8.
In un passo dottrinario, contrapposto a sole usato con il significato di " calore dell'estate ", indica il " rigore della stagione invernale ": Equatore... / sempre riman tra 'l sole e 'l verno (Pg IV 81), cioè resta sempre fra la latitudine ove si trova il sole e quella dov'è inverno (infatti è inverno per l'emisfero settentrionale quando nell'australe è estate, e viceversa).
A proposito di Maghinardo Pagani, signore di Imola e Faenza, assai attento alle vicende politiche della Toscana nelle quali intervenne più volte (fra l'altro combatté a Campaldino a fianco della guelfa Firenze contro i ghibellini di Arezzo), è detto che muta parte da la state al verno (If XXVII 51). I più intendono che D. alluda alla politica instabile di Maghinardo, pronto a mutar partito nel giro di poche stagioni, e quindi alleato labile e poco fido. Ma il Lana e Benvenuto (e altri dopo di loro) spiegavano altrimenti: state indicherebbe la Toscana, dove il Pagani praticava una politica ‛ guelfa ', e verno la Romagna, così detta perché situata a settentrione della Toscana, dove Maghinardo operava da ‛ ghibellino '.