VERE
. Antica famiglia d'Inghilterra, discendente da Aubrey de Vere, il quale ricevette da Guglielmo il Conquistatore grandi concessioni di terre nell'Essex, nel Suffolk, ecc. Suo nipote, Aubrey (morto nel 1141), fu nominato gran ciambellano di Enrico I nel 1133. Suo figlio Aubrey (morto nel 1194), ottenne dall'imperatrice Maud nel 1142 il titolo di conte d'Oxford. Robert de Vere, terzo conte (1170?-1221), fu uno degli esecutori della Magna Carta. Robert, nono conte (1362-92), fu compagno d'infanzia e amico di Riccardo II e, insieme con Michael de Pole conte di Suffolk, aiutò il re nei tentativi che questi fece dopo il 1384 per stabilire un forte governo personale. Nel 1385 venne creato marchese di Dublino e successivamente duca d'Irlanda, ma rimase in Inghilterra e dopo che i "Lords Appellant", capeggiati dal duca di Gloucester, lo ebbero accusato di tradimento, raccolse un esercito. Si scontrò con i lords a Radcot Bridge, sul Tamigi, ma vedendosi fronteggiato da forze superiori alle proprie rinunziò alla battaglia e fuggì in Francia.
Durante le guerre delle Rose, i V. furono fedeli partigiani dei Lancaster: John, tredicesimo conte (1443-1513), fuggì dopo la battaglia di Barnet, si unì al Richmond (Enrico VII) e fu capitano generale del suo esercito nella battaglia di Bosworth. Con suo nipote, che morì nel 1526, la linea diretta si estinse. Il quindicesimo conte, che era un cugino, John (1490?-1540), fu il primo protestante della famiglia e fu detto il Buon Conte: Edward, diciassettesimo conte (1550-1604), ebbe una posizione importante nella corte di Elisabetta. Sebbene poeta e protettore di E. Spenser e di altri letterati, la sua violenza lo fece cadere spesso in disgrazia. Il titolo si estinse dopo la morte del figlio di Robert, Aubrey, ventesimo conte (1626-1703), che fu un whig moderato e inoffensivo, soldato di professione e diede il nome di "Oxford Blues" alle guardie reali a cavallo.