• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

VERE

di Florence M. G. HIGHAM - Enciclopedia Italiana (1937)
  • Condividi

VERE

Florence M. G. HIGHAM

. Antica famiglia d'Inghilterra, discendente da Aubrey de Vere, il quale ricevette da Guglielmo il Conquistatore grandi concessioni di terre nell'Essex, nel Suffolk, ecc. Suo nipote, Aubrey (morto nel 1141), fu nominato gran ciambellano di Enrico I nel 1133. Suo figlio Aubrey (morto nel 1194), ottenne dall'imperatrice Maud nel 1142 il titolo di conte d'Oxford. Robert de Vere, terzo conte (1170?-1221), fu uno degli esecutori della Magna Carta. Robert, nono conte (1362-92), fu compagno d'infanzia e amico di Riccardo II e, insieme con Michael de Pole conte di Suffolk, aiutò il re nei tentativi che questi fece dopo il 1384 per stabilire un forte governo personale. Nel 1385 venne creato marchese di Dublino e successivamente duca d'Irlanda, ma rimase in Inghilterra e dopo che i "Lords Appellant", capeggiati dal duca di Gloucester, lo ebbero accusato di tradimento, raccolse un esercito. Si scontrò con i lords a Radcot Bridge, sul Tamigi, ma vedendosi fronteggiato da forze superiori alle proprie rinunziò alla battaglia e fuggì in Francia.

Durante le guerre delle Rose, i V. furono fedeli partigiani dei Lancaster: John, tredicesimo conte (1443-1513), fuggì dopo la battaglia di Barnet, si unì al Richmond (Enrico VII) e fu capitano generale del suo esercito nella battaglia di Bosworth. Con suo nipote, che morì nel 1526, la linea diretta si estinse. Il quindicesimo conte, che era un cugino, John (1490?-1540), fu il primo protestante della famiglia e fu detto il Buon Conte: Edward, diciassettesimo conte (1550-1604), ebbe una posizione importante nella corte di Elisabetta. Sebbene poeta e protettore di E. Spenser e di altri letterati, la sua violenza lo fece cadere spesso in disgrazia. Il titolo si estinse dopo la morte del figlio di Robert, Aubrey, ventesimo conte (1626-1703), che fu un whig moderato e inoffensivo, soldato di professione e diede il nome di "Oxford Blues" alle guardie reali a cavallo.

Vedi anche
Essex Contea dell’Inghilterra sud-orientale (3465 km2 con 1.376.400 ab. nel 2007), limitata a N da bassi rilievi (East Anglian Heights), a NE dal fiume Stour, a O dai fiumi Lee e Stort, a S dal Tamigi; a E si affaccia al Mare del Nord con una costa ricca di insenature e isole. Il territorio, in buona parte ... Suffolk Contea non metropolitana dell’Inghilterra sud-orientale (3801 km2 con 702.000 ab. nel 2006), compresa tra le contee di Norfolk a N, di Cambridge a O, di Essex a S; a E si affaccia sul Mare del Nord, dalla foce dello Waveney all’estuario dello Stour. Il territorio è pianeggiante: solo a O una diramazione ... conte Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica segue quello di marchese. ● A Roma, nell’età repubblicana, il conte (comes) assisteva e consigliava i magistrati preposti al governo delle province. Con Costantino il termine indicò una serie di pubblici funzionari: alcuni dirigevano importanti uffici centrali ... cortigiano Figura della corte del Rinascimento, il cortigiano (gentiluomo esperto di lettere, diritto, armi e diplomazia) costituiva un consigliere e un collaboratore prezioso per il principe, della cui casa era infatti ospite. A tale figura e alle sue caratteristiche il letterato B. Castiglione, nel 1528, dedicò ...
Vocabolario
raccontaballe
raccontaballe s. m. e f. [comp. di raccontare e balla2], invar. – Chi racconta balle, frottole, cose non vere e inventate o esagerate.
demistificazióne
demistificazione demistificazióne s. f. [der. di demistificare; cfr. fr. démystification]. – Procedimento finalizzato a riportare alle sue vere dimensioni e proporzioni ciò che era stato oggetto di mistificazione.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali