verdiniano
s. m. Sostenitore di Denis Verdini, politico, banchiere e imprenditore.
• Francesco Giro, senatore Pdl ben radicato a Roma, ex sottosegretario alla Cultura con [Sandro] Bondi, è un forzista della vecchia guardia. Nell’arzigogolata mappatura delle tribù del centrodestra si definisce «verdiniano di rito bondiano». (Federica Fantozzi, Unità, 18 novembre 2013, p. 7, Politica) • Sullo sfondo, dai verdiniani ‒ che giovedì sera hanno consentito alla maggioranza di avere il numero legale alla Camera nelle votazioni sulla riforma Pa ‒ filtra come data per l’ufficializzazione dello strappo quella di mercoledì. I numeri, però, restano nebulosi e qualcuno sussurra che potrebbe esserci una frenata. (Fabrizio de Feo, Giornale, 18 luglio 2015, p. 5, Interni) • Al Senato il governo deve fare a meno anche dei voti di Ala. I verdiniani sono infatti rimasti fuori dall’esecutivo. Anche se non promettono vendette, non si considerano più una stampella della maggioranza e meditano qualche scherzetto che metta in imbarazzo FI e la sua scarsa voglia di andare ad elezioni a primavera. (Marco Conti, Messaggero, 9 gennaio 2017, p. 3, Primo Piano).
- Derivato dal nome proprio (Denis) Verdini con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
- Già attestato nell’Unità del 12 novembre 2002, Firenze, p. I (Osvaldo Sabato), usato come agg.