ventraia
È il " ventre " reso grosso dall'idropisia da cui sono affetti i falsari: La grave idropesì... sì dispaia / le membra con l'omor che mal converte, / che 'l viso non risponde a la ventraia (If XXX 54, in rima anche con anguinaia).
In senso ugualmente spregiativo lo usa il Boccaccio: " Alle gote di bianche bende tirate risponde la ventraia, la quale di larghi e spessi solchi vergata... pare un sacco vuoto " (Corbaccio, ediz. Giunti, 1594, 258). La suffissazione in -aia (come in anguinaia) sarà stata suggerita per estensione dal tipo ‛ carbonaia ', ‛ fungaia ', ‛ fangaia ', ecc.