ventare
Nel Fiore (XXXIII 2) compare in un contesto metaforico, con costruzione personale, per indicare il fatto del " soffiare " del vento: Quand'i' vidi i marosi sì 'nforzare / per lo vento a Provenza che ventava, / ch' alberi e vele e ancole fiaccava (cfr. Guittone o voi detti segnor 9).
Nella Commedia ha l'accezione di " soffiare verso una persona ", " farle vento ", e costruzione impersonale: If XVII 117 Ella [la fera, cioè Gerione] sen va rotando lenta lenta; / rota e discende, ma non me n'accorgo / se non ch'al viso e di sotto mi venta, " mi accorgo del discendere, solo per il fatto che c'è un moto d'aria contro il mio viso e alle gambe " (Mattalia); Pg XVII 68 senti'mi presso quasi un muover d'ala / e ventarmi nel viso.