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KAVERIN, Veniamin Aleksandrovič

di Cesare G. De Michelis - Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1979)
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KAVERIN, Veniamin Aleksandrovič

Cesare G. De Michelis

Romanziere russo-sovietico, nato a Pskov il 6 aprile 1902. Diplomatosi all'Istituto di lingue orientali (1923) e poi alla facoltà di lettere di Leningrado (1924), K. fu legato al gruppo dei "Fratelli di Serapione" (tra gli altri, Šklovskij, Gruzdev, Lunc, Ivanov, Zoščenko), e vicino ai critici "formalisti" (in particolare a Tynjanov, divenuto suo cognato).

K. esordì nel 1922: le sue prime cose, Pjatyj strannik (1923, "Il quinto pellegrino"), Mastera i podmaster′ja (1923, "Maestri e apprendisti"), Devjat′ desjatych sud′by (1925, "Nove decimi di destino"), Konec chazy (1926, "La fine della ganga"), sono mosse da un attento interesse per l'intreccio, e dalla ricerca di generi inconsueti (fantastico, misterico-medievale, poliziesco), in sintonia con le idee dei Serapionidi. Il capolavoro giovanile, Skandalist, ili večera na Vasil′evskom ostrove (1928, trad. it. Lo scandalista, ovvero serate all'isola Vasil′ev, Milano 1970), nacque quasi per scommessa: V. Šklovskij lo riteneva incapace del 'romanzo', e K. ne scrisse uno, ambientato nel mondo dei letterati pietroburghesi, il cui protagonista, Nekrylov, è maschera dello stesso Šklovskij. Attaccato pesantemente dalla RAPP come 'formalista', continuò a scrivere, anche romanzi di successo come Dva kapitana (1938-44, "I due capitani", premio di Stato 1946). La sua attività non s'è affievolita con gli anni: nel 1962 uscì Sem′ par nečistych (trad. it. Sette paia di canaglie, Milano 1962), dedicato ai primi giorni della guerra; Kosoj dožd′ ("Pioggia obliqua"), dello stesso anno, è animata dalle idee di rinnovamento scaturite dal 20° congresso del PCUS. Più recentemente ha scritto Dvojnoj portret (1966, "Ritratto doppio"), Škol′noe predstavlenie (1968, "Rappresentazione scolastica"), e il lungo romanzo epistolare Pered zerkalom (1971, "Davanti allo specchio"). È anche autore di saggi e memorie letterarie (V starom dome, 1971, "Nella vecchia casa"). Esiste una "raccolta delle opere" (Sobranie sočinenij) in 6 voll., Mosca 1963-66; in it., oltre ai testi citati, è tradotto Il pittore è ignoto, Torino 1966.

Bibl.: V. A. Kaverin, in Russkie sovetskie pisateli. Prozaiki. Biobibliografičeskij ukazatel′ ("Scrittori russo-sovietici. Prosatori. Repertorio biobibliografico"), II, Leningrado 1964; I. Ambrogio, Un mettiscandali, in Ideologie e tecniche letterarie, Roma 1971.

Vedi anche
Jurij Nikolaevič Tynjanov Tynjanov ‹tïni̯ànëf›, Jurij Nikolaevič. - Teorico della letteratura e narratore russo (Režic, Vitebsk, 1894 - Mosca 1943). Autore di importanti studî di storia letteraria (Gogol´ i Dostoevskij "G. e D.", 1921; Puškin i Tjutčev "P. e Tynjanov, Jurij Nikolaevic"; edizione delle opere di V. K. Kjuchel´beker, ... Viktor Borisovič Šklovskij Šklovskij, Viktor Borisovič. - Critico letterario e scrittore russo (Pietroburgo 1893 - Mosca 1984). Nel suo primo libro, Voskresenie slova ("La resurrezione della parola", 1914), affrontò lo studio del linguaggio poetico secondo un'impostazione che annuncia il formalismo russo, del quale Š. tra i fondatori ... Michail Afanas´evič Bulgakov Bulgakov, Michail Afanas´evič. - Scrittore (Kiev 1891 - Mosca 1940). Ebbe grande successo con il romanzo Belaja gvardija ("La guardia bianca", 1924, adattato nel 1926 per il teatro col titolo Dni Turbinych, "I giorni dei Turbiny"), in cui narra le vicende di una famiglia borghese dispersa dalla tempesta ... San Pietroburgo (russo Sankt Peterburg) Città della Russia (dal 1914 al 1924, Pietrogrado; dal 1924 al 1991, Leningrado; 4.568.047 ab. nel 2008), con status di città autonoma, che si estende dai confini con l’Estonia e con la Finlandia fino alle rive del Lago Onega. Seconda città, dopo Mosca, per numero di abitanti, ...
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