KAVERIN, Veniamin Aleksandrovič
Romanziere russo-sovietico, nato a Pskov il 6 aprile 1902. Diplomatosi all'Istituto di lingue orientali (1923) e poi alla facoltà di lettere di Leningrado (1924), K. fu legato al gruppo dei "Fratelli di Serapione" (tra gli altri, Šklovskij, Gruzdev, Lunc, Ivanov, Zoščenko), e vicino ai critici "formalisti" (in particolare a Tynjanov, divenuto suo cognato).
K. esordì nel 1922: le sue prime cose, Pjatyj strannik (1923, "Il quinto pellegrino"), Mastera i podmaster′ja (1923, "Maestri e apprendisti"), Devjat′ desjatych sud′by (1925, "Nove decimi di destino"), Konec chazy (1926, "La fine della ganga"), sono mosse da un attento interesse per l'intreccio, e dalla ricerca di generi inconsueti (fantastico, misterico-medievale, poliziesco), in sintonia con le idee dei Serapionidi. Il capolavoro giovanile, Skandalist, ili večera na Vasil′evskom ostrove (1928, trad. it. Lo scandalista, ovvero serate all'isola Vasil′ev, Milano 1970), nacque quasi per scommessa: V. Šklovskij lo riteneva incapace del 'romanzo', e K. ne scrisse uno, ambientato nel mondo dei letterati pietroburghesi, il cui protagonista, Nekrylov, è maschera dello stesso Šklovskij. Attaccato pesantemente dalla RAPP come 'formalista', continuò a scrivere, anche romanzi di successo come Dva kapitana (1938-44, "I due capitani", premio di Stato 1946). La sua attività non s'è affievolita con gli anni: nel 1962 uscì Sem′ par nečistych (trad. it. Sette paia di canaglie, Milano 1962), dedicato ai primi giorni della guerra; Kosoj dožd′ ("Pioggia obliqua"), dello stesso anno, è animata dalle idee di rinnovamento scaturite dal 20° congresso del PCUS. Più recentemente ha scritto Dvojnoj portret (1966, "Ritratto doppio"), Škol′noe predstavlenie (1968, "Rappresentazione scolastica"), e il lungo romanzo epistolare Pered zerkalom (1971, "Davanti allo specchio"). È anche autore di saggi e memorie letterarie (V starom dome, 1971, "Nella vecchia casa"). Esiste una "raccolta delle opere" (Sobranie sočinenij) in 6 voll., Mosca 1963-66; in it., oltre ai testi citati, è tradotto Il pittore è ignoto, Torino 1966.
Bibl.: V. A. Kaverin, in Russkie sovetskie pisateli. Prozaiki. Biobibliografičeskij ukazatel′ ("Scrittori russo-sovietici. Prosatori. Repertorio biobibliografico"), II, Leningrado 1964; I. Ambrogio, Un mettiscandali, in Ideologie e tecniche letterarie, Roma 1971.