VELLEDA
. Indovina germanica, della stirpe dei Bructeri, vissuta all'epoca di Vespasiano. Essa è un esempio storico di quel potere divinatorio che veniva attribuito alle donne presso i Germani e che si rileva anche nelle figure femminili della loro mitologia. Stando all'informazione di Tacito (Hist., IV, 65) questa profetessa per dar maggiore rilievo ai suoi responsi, dimorava sulla cima di una torre e li strasmetteva agl'interroganti per mezzo di un suo parente che appariva così quasi in funzione di messaggero di una divinità. Quando all'inizio del regno di Vespasiano scoppiò in Germania fra i Bructeri la rivolta suscitata dal batavo Giulio Civile - che sognava di fare un sol regno dei Batavi, Galli e Germani, - V. fu l'ispiratrice di lui, preannunciandogli la vittoria dei Germani e la distruzione delle legioni romane (Tac., Hist., IV, 61). Ma il legato P. Ceriale, inviato dall'imperatore, batté il ribelle a Treviri e a Castra Vetera. V. fu fatta prigioniera e condotta a Roma (Tac., Germ., 8).