VELIKA KIKINDA (ungherese Nagykikinda; A. T., 77-78)
Città della Voivodina, nel Banato del Danubio, Iugoslavia. È situata sulla fertile piana alla sinistra del Tibisco, a 63 m. s. m., ed è il centro di una ricca contrada agricola, produttrice particolarmente di grano e frutta, con cospicuo allevamento (bovini, equini). Industria principale la molitoria. La sua importanza commerciale è accresciuta dalla situazione presso il confine: alla grande linea Szeged-Temişoara vi si allacciano tre minori linee di penetrazione nell'Ungheria (verso NE.) e l'importante tronco a S. verso Veliki Bečkerek, su cui si istradano le comunicazioni da Budapest per Szeged a Belgrado. La popolazione era di 26.795 ab. nel 1910; diminuita a 25.774 ab. nel 1921 per effetto della guerra, è di nuovo aumentata a 28.011 ab. nel 1931 per le nuove funzioni economiche e politiche. Nel 1921 i 3/5 della popolazione erano Serbocroati, oltre 1/5 Tedeschi e meno di altrettanti Ungheresi; per religione 3/5 erano serbo-scismatici e il rimanente cattolici, ad eecezione di circa 500 israeliti.