vegetativo
Vale " che ha proprietà di vegetare ", e qualifica la facoltà dell'anima che determina la vita, e quindi la crescita e lo sviluppo, del corpo (v. VEGETARE).
D. fa sua la dottrina aristotelica secondo la quale l'anima, forma del corpo, si attua secondo il ‛ modo ' della facoltà v. nelle piante, mentre si articola secondo le facoltà v. e sensitiva negli animali, e secondo le potenze v., sensitiva e razionale nell'uomo.
La potenza v. è la ϑρεπτικὴ δύναμις, o il ϑρεπτικόν, di Aristotele (v. POTENZA); ad essa compete un'attività (per rapporto alle sue proprie " vires ") che si specifica nelle operazioni della generazione, della crescita e della conservazione del corpo; così ad es. in Tommaso Sum. theol. I 78 2c " tres sunt potentiae vegetativae partis. Vegetativum enim... habet pro obiecto ipsum corpus vivens per animam, ad quod quidem corpus triplex animae operatio est necessaria. Una quidem, per quam esse acquirat, et ad hoc ordinatur potentia generativa. Alia vero, per quam corpus vivum acquirit debitam quantitatem, et ad hoc ordinatur vis augmentativa. Alia vero, per quam corpus viventis salvatur et in esse, et in quantitate debita, et ad hoc ordinatur vis nutritiva ". Nel latino scolastico, vegetativus ha come sinonimo e concorrente vegetabilis; solo quest'ultima forma occorre nelle opere latine di D. (VE II II 6, due volte).
La potenza v. è unica facoltà dell'anima delle piante, nelle quali l'anima si specifica come ‛ anima v. ' (Cv III II 12 questa vegetativa potenza per sé puote essere anima, sì come vedemo ne le piante tutte); negli animali essa è la facoltà ‛ inferiore ', sulla quale si fonda la sensibilità (la potenza vegetativa, per la quale si vive, è fondamento sopra 'l quale si sente, cioè vede, ode, gusta, odora e tocca); ancora, è facoltà dell'anima umana insieme alla sensitiva e all'intellettiva (IV XXIII 3 questo seme divino... Germoglia... per la vegetativa, per la sensitiva e per la razionale; cfr. VE II II 6 homo tripliciter spirituatus est, videlicet vegetabili, animali et raffinali... secundum quod vegetabile quid est, utile quaerit, in quo cum plantis comunicat), e rappresenta il ‛ fondamento ' del senso e della ragione: le facoltà, infatti, stanno tra loro in un rapporto per cui quella superiore non può stare senza quella inferiore, mentre quella inferiore può sussistere senza l'altra (Cv IV VII 14 sì come dice lo Filosofo nel secondo de l'Anima, le potenze de l'anima stanno sopra sé come la figura de lo quadrangolo sta sopra lo triangulo, e lo pentangulo... sta sopra lo quadrangulo: e così la sensitiva sta sopra la vegetativa, e la intellettiva sta sopra la sensitiva; cfr. Arist. anima II 3, 414 b 28-31; per il rapporto inferiore-superiore implicito nei termini sopra sé e sopra di D., v. TRIANGOLO).