veganesimo
s. m. Concezione che determina uno stile di vita contrario a ogni forma di sfruttamento degli animali, anche nell’alimentazione.
• Oltre che per la musica, Moby [Richard Melville Hall] è però diventato famoso anche per il suo stile di vita molto rigoroso, decisamente non da rockstar, improntato sul risparmio energetico e sul veganesimo come stile di vita: «Sono vegano e non tornerò mai indietro dalla mia decisione ‒ ha spiegato ‒. Come posso guardare un animale negli occhi e pensare che il mio appetito è più importante della sua vita? Credo che tutti dovrebbero diventare vegani, ma in modo felice e rilassato, non sentendosi privati di qualcosa. Ma non ho mai fatto sentire in colpa nessuno per non essere come me, ognuno è libero di fare le scelte che vuole». (Andrea Morandi, Repubblica, 22 luglio 2011, Milano, p. XVI) • Per la [Paola] Maugeri ‒ che sta scrivendo un libro sul veganesimo ‒ è lo stile di vita che deve cambiare: «Dalla colla per attaccare la carta da parati allo shopping da fare nei propri armadi, il risparmio è necessario». (Ombretta Grasso, Sicilia, 15 agosto 2013, p. 10, I Fatti) • Spesso anche chi non si è convertito al veganesimo prova a mangiare responsabile per un periodo, oppure è solo curioso. E il bacino si allarga. Sempre secondo Eurisko, quattro italiani su cinque conoscono gli alimenti a base di soia e il 40% li consuma abitualmente o li ha consumati almeno una volta negli ultimi sei mesi. (Cristina Bassi, Giornale, 22 giugno 2015, p. 18, Controcorrente).
- Derivato dal s. m. e agg. vegano con l’aggiunta del suffisso -esimo.
- Già attestato nel Corriere della sera del 23 settembre 1996, Corriere Salute, p. 8 (Daniela Ovadia).