VATICANO
. L'etimologia del nome è varia. Secondo Varrone (in Gellio, XVI, 17, e in Agostino, De Civ. Dei, IV, 21) Vaticano (Vagitano) sarebbe il dio che protegge il vagito dei neonati. Ma già Gellio stesso preferiva la derivazione da vates, vaticinium, che è confortata dal fatto che alla base del colle, e precisamente sotto la facciata dell'attuale basilica Vaticana, si rinvenne nel 1609 un gruppo di are tauroboliche, attestanti la presenza ivi del Phrygianum o santuario di Cibele dove, nei giorni solenni, l'arcigallo emetteva i responsi (vaticinia) suggeritigli dalla dea; (anche altrove, p. es. a Civitas Mattiacorum, oggi Kastel presso Magonza, è menzionato un mons Vaticanus restaurato dagli astiferi di Bellona Mā, Cibele]). Oggi gli storici fanno derivare Vaticanum da Vaticum, come Labicanum da Labicum, supponendo un pago o una piccola città opposta a Roma e sottomessa dapprima agli Etruschi.
In origine l'ager Vaticanus includeva un territorio assai più esteso perché Livio (X, 26, 15) lo contrappone all'agro Falisco e Plinio lo mette a contatto con quello di Veio e di Fidene (Nat. hist., III, 54, 5-9). Nell'età storica fu ristretto ai colli prossimi al Tevere di fronte alla città Serviana, includendo l'odierna valle dell'Inferno e confondendosi a sud col Gianicolo.
Nella pianura lungo il Tevere, i Domizî e i Claudî fondarono nei primi anni dell'impero i loro fiorenti giardini. Nei primi Adriano innalzò il suo mausoleo. Vi esistevano inoltre una naumachia, costruita forse da Traiano, e uno stadio o maneggio per le esercitazioni dei carri circensi fondato da Caligola (cosiddetto Gaianum). Negli horti Agrippinae lo stesso Caligola fece costruire un grande circo che Nerone abbellì con gradinate in marmo e con l'obelisco trasportato poi per ordine di Sisto V nella piazza di S. Pietro.
L'agro Vaticano era attraversato dalla via Cornelia, che partiva dal sepolcro di Adriano, rasentava il circo e si dirigeva verso est fino a congiungersi con la via Aurelia dopo nove miglia; poco prima del circo si biforcava a destra la via Trionfale che saliva sul Monte Mario e raggiungeva la via Clodia al casale della Giustiniana.
Sulla metà settentrionale del circo Costantino costruì la nuova grandiosa basilica dedicata al principe degli Apostoli, con la quale la storia del Vaticano entra in una nuova fase.
Bibl.: Jordan-Huelsen, Topogr., I, p. 662 segg.; Huelsen, Il Gaianum e la Naumachia Vaticana, in Atti Pont. Acc. Arch., serie 2ª, VIII, p. 355 segg.