Vaticano G 69, Pittore del
Ceramografo attico a figure nere, prende nome dalla coppa del Vaticano G 69, decorata nell'interno con un satiro ed all'esterno, tra occhioni, con un cavaliere su un lato e con un uomo in corsa sull'altro. L'attività del pittore, cui sono attribuite altre sei coppe, cade attorno al 515 a. C. Lo si direbbe, dallo stile, un pittore a figure rosse.
Bibl.: J. D. Beazley-F. Magi, La raccolta B. Guglielmi, Roma 1939, pp. 60-61 J. D. Beazley, Black-fig., 1956, pp. 210-11.