KARAGEORGHIS, Vassos
Archeologo cipriota, nato a Trikomo il 29 aprile 1929. Ha studiato presso l'University College e l'Institute of Classical Studies dell'università di Londra dal 1948 al 1952; nel 1957 ha conseguito il Ph.D., sempre a Londra. Dal 1952 al 1960 vicedirettore e poi, dal 1960, direttore del Museo di Nicosia, dal 1963 al 1989 è stato direttore generale delle antichità di Cipro. Dal marzo 1989 è consulente del presidente della Repubblica di Cipro per la politica scientifica e archeologica.
Tra i molti riconoscimenti attribuitigli sono la nomina a membro della Society of Antiquaries di Londra (1960), della Società Archeologica di Atene (socio corrispondente dal 1962), dell'Istituto Archeologico Germanico (1964); è inoltre dottore honoris causa delle università di Lione, Göteborg, Atene, Birmingham, Brock di St. Catharines (Ontario, Canada), socio corrispondente dell'Accademia di Atene (1973), dell'Accademia Britannica (1973), della Reale Accademia di Svezia (1975), della Académie des Inscriptions et Belles Lettres (1975), della Royal Society of Arts (1977), dell'Accademia delle Scienze dell'Austria (1977) e dell'Accademia Nazionale dei Lincei (1978).
K. ha segnato profondamente la storia dell'archeologia cipriota e mediterranea, contribuendo in modo determinante a far conoscere il ruolo svolto da Cipro in tutto il Mediterraneo. I suoi scavi di Salamina, tanto quelli della palestra, del teatro, dello stadio e dell'anfiteatro (1952-67), quanto quelli della necropoli con la scoperta delle grandi tombe reali (1962-67), hanno portato alla luce uno degli insediamenti più significativi e più ricchi di questo secolo. Oltre a Salamina, K. ha scoperto le necropoli di Akhera e di Pendayia che risalgono al Tardo Bronzo e che furono scavate nel 1960, il sito di Kition (scavato tra il 1962 e il 1981), e i siti di Maa-Palaeokastro e Pyla-Kokkinokremos, portati alla luce tra il 1979 e il 1987.
Nell'attività di K. ha rilievo anche la politica culturale di apertura e di collaborazione, da lui attuata durante la sua direzione del servizio delle antichità della Repubblica di Cipro. Il suo atteggiamento di grande disponibilità ha portato a Cipro decine di missioni archeologiche provenienti da tutto il mondo, che aiutano a riscoprire l'antica storia dell'isola. L'impegno di K. a difesa del patrimonio archeologico e storico dell'isola all'indomani dell'occupazione da parte dell'esercito turco del Nord di Cipro, nell'estate del 1974, ha infine permesso di salvare un immenso patrimonio che rischiava di andare disperso.
La bibliografia di K. comprende circa 50 volumi e 300 articoli. In queste pubblicazioni egli affronta tutti i problemi posti dall'archeologia cipriota e tutte le questioni storiche legate al ruolo e alla funzione di Cipro nella storia dell'antico Mediterraneo.
Ricordiamo i volumi relativi agli scavi di Salamina (Sculptures from Salamis, i, 1964; Salamis in Cyprus, Homeric, Hellenistic and Roman, 1969, trad. it., 1974; Excavations in the Necropolis of Salamis, ii, 1970; iii, 1973, iv, 1978), a quelli di Kition (Excavations at Kition I. The Tombs, 1974; Kition, Mycenaean and Phoenician Discoveries in Cyprus, 1976; Fouilles de Kition II. Objets égyptiens et égyptisants, 1976; Fouilles de Kition III. Inscriptions phéniciennes, 1977; Excavations at Kition IV. The non-cypriote pottery, 1981), a quelli di MaaPalaeokastro (Excavations at Maa-Palaeokastro 1979-1986, 3 voll., 1988), al cimitero di Skales da dove proviene l'unica iscrizione risalente ai cosiddetti ''secoli oscuri'' (Palaepaphos-Skales. An Iron Age cemetery in Cyprus, in D.A.I. Ausgrabungen in Alt-Paphos auf Cypern, 3, 1983) e al sito di Amatunte (La nécropole d'Amathonte. Tombes 113-367. Céramiques non chypriotes. Etudes Chypriotes VIII, 1983; La nécropole d'Amathonte. Tombes 113-367. 1. The terracottas; 2. Statuettes sarcophages et stèles décorées, 1987).