KANDINSKIJ, Vasilij Vasil′evič (XX, p. 100)
Morto a Neuilly (Parigi) il 13 dicembre 1944. Negli ultimi anni K. aveva continuato a cercare una musicalità pura del colore e delle forme in modo da eliminare qualsiasi richiamo a forme o immagini naturali (Accordo reciproco, 1942; Slancio moderato, 1944; ecc.).
Con la grande mostra retrospettiva tenutasi alla Galleria Drouin (marzo-aprile 1946) e con quella ancor più grande tenutasi al Kunsthaus di Zurigo (sett.-ottobre) assieme a opere di Braque e Picasso, la figura di K. ha acquistato un'importanza eccezionale e oggi è possibile valutare la rivoluzione pittorica da lui compiuta attorno al 1910 in tutta la sua portata e nei suoi rapporti con il costruttivismo, il suprematismo, il neoplasticismo e anche il dadaismo e il surrealismo.
Bibl.: Oltre gli scritti del K. stesso (Pittura come arte pura, in Valori plastici, II, 1920, p. 21; Della spiritualità nell'arte, trad. di C. di Cesarò, Roma 1940; Regard sur le passé, trad. dal testo tedesco del 1913, Parigi 1946), cfr. Introd. al catalogo della mostra Braque, Picasso, Kandinsky, Zurigo 1946; C. Zervos, in Cahiers d'art, 1945-46, pp. 114-127.