SURIKOV, Vasilij
Pittore, nato in Siberia nel 1848, morto a Mosca nel 1916. Appartenne all'associazione artistica russa detta la "Società degli espositori ambulanti", sorta nella seconda metà del sec. XIX in opposizione all'arte tradizionale dell'accademia di Pietroburgo, col programma di epurare lo spirito artistico russo da ogni influenza straniera e di rappresentare la realtà della vita, rendendo così comprensibile l'arte al popolo. Questo movimento di cui Repin, Surikov e Vereščagin furono gli esponenti, giovò grandemente alla pittura. Il S. fece epoca nel campo della pittura storica di soggetto russo. Il suo primo quadro Esecuzione degli strelcy, esposto nel 1881 ebbe un successo clamoroso. Vi rappresentò, con vivo senso drammatico, i soldati partigiani della zarina Sofia, sorella di Pietro il Grande, condotti al supplizio, al cospetto della gigantesca e minacciosa figura dello zar. Tutti i suoi quadri ebbero per sfondo l'ambiente storico della vecchia Mosca. Il suo capolavoro Bojarina Morozova (1887) è la commovente rievocazione delle tragiche vicende russe del secolo XVII. Bojarina Morozova, tipica espressione della vecchia nobiltà russa, è rappresentata in veste di martire. Nel quadro Menšikov in esilio (1883) l'ambiente è di un impressionante, tragico realismo. Lo stesso si dica del quadro Conquista della Siberia (1885). Va ricordato anche Il passaggio di Suvorov sulle Alpi, pittura peraltro di minore efficacia. Quale pittore di quadri storici, ebbe, particolarmente degna di nota, la capacità di immedesimarsi nello spirito delle varie epoche.
Bibl.: A. Novickij, Storia dell'arte russa (in russo), Pietroburgo 1889; A. Benois, Storia della pittura russa nel sec. XIX, ivi 1902; id., La scuola della pittura russa, ivi 1904; N. Gnedič, Storia dell'arte (in russo), ivi 1906; B. Ettinger, Moderne russische Malerei (Kunst für Alle), 1907; I. Grabar′, Storia dell'arte russa (in russo), Mosca 1909; L. Réau, L'art russe, Parigi 1922: O. Wulf, Die neurussische Kunst, Augusta 1932.