LEVSKI, Vasil Ivanov
Nato a Karlovo nel 1837, fu il maggiore rappresentante della lotta per la liberazione della Bulgaria dal giogo ottomano. Rimasto orfano di padre ancora bambino e pervenuto faticosamente a superare, per la sua tenacia, i primi studî, si fece dapprima frate (diacono Ignazio), ma abbandonò ben presto la tonaca per darsi interamente all'attività rivoluzionaria. A Belgrado, sotto la guida di Rakovski, prese parte a una sommossa contro i Turchi (1862); nel 1867 partecipò alla disgraziata sollevazione d'un drappello di patrioti bulgari guidati da Panajot Hitov. Incontratosi poi con Ljuben Karavelov, organizzò con lui un piano di propaganda e di azione inteso non a promuovere isolati colpi di mano senza possibilità di successo, ma una preparazione sistematica morale e materiale della riscossa dal giogo straniero. Svolse in tal modo per qualche anno un'intensa quanto coraggiosa e rischiosa propaganda di villaggio in villaggio, finché un giorno, scoperto e sopraffatto insieme con un gruppo di compagni, fu arrestato e impiccato dai Turchi a Sofia (6 febbraio 1873).