Soprannome dello scrittore ungherese József Radákovics (Fürged 1823 - Vienna 1886). Esordì nel 1847 con una raccolta di scritti umoristici e satirici Életképek és darázsfészek ("Quadri di genere e nido di vespe"). Nel 1848 ebbe affidata dal governo la redazione del settimanale Nép barátja ("L'Amico del popolo"). Raggiunse il massimo della fama tra il 1850 e 1860, quando, dopo M. Jókai, era considerato lo scrittore più popolare. Le più importanti raccolte di suoi racconti sono: Ne búsulj ("Non ti rattristare", 1856), A multak emléke ("Ricordi del passato", 1859); tra i romanzi: Nagy idök, nagy emberek ("Tempi grandi, uomini grandi", 1856) e Életunt ember ("Un uomo stanco di vivere", 1863).