VARNSDORF (A. T., 59-60)
Città industriale della Boemia settentrionale, posta presso il confine con la Germania, 333 m. s. m., in quel cuneo del bassopiano boemo che sulla destra dell'Elba attraverso i Monti di Lusazia (Vrch. Lužicka′, m. 791) s'addentra nel territorio sassone, di cui ha assunto i caratteri, specie per quanto riguarda il rapido sviluppo dell'industria tessile. Diventata città da pochi anni, Varnsdorf conta ora (1930) 22.790 ab., in maggioranza tedeschi, e oltre ad essere attiva per numerose officine che lavorano lana e cotone, fabbricano scarpe e merci metalliche, ed essere sede d'una scuola tessile, è anche il capoluogo d'una regione dove sono numerosi altri centri industriali, come Rumburk (a NO.), dove si confezionano specialmente tappeti, mentre a St. Georgswalde (pure a NO.) l'attività principale è rivolta alla tessitura del lino, che viene coltivato su larga scala nei Monti di Lusazia.