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varieta simplettiche

di Luca Tomassini - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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varietà simplettiche

Luca Tomassini

Una varietà differenziabile di dimensione pari M2n dotata di una struttura simplettica (o struttura hamiltoniana), ossia di una forma bilineare (o 2-forma) antisimmetrica Φ su M2n che sia non degenere e chiusa. Più esplicitamente, per ogni x∈M2n si assume l’esistenza di una forma bilineare Φx:Tx(M2n)×Tx(M2n)→ℝ sullo spazio tangente Tx(M2n) a M2n nel punto x tale che Φx(Xx,Yx)=−Φx(Yx,Xx) per Xx,Yx∈Tx(M2n) (antisimmetria) e Φx(Xx,Yx)=0 per ogni Yx∈Tx(M2n) implica Xx=0 (non degenerazione). Inoltre, se X,Y sono due campi vettoriali regolari arbitrari su M2n con valori Xx,Yx∈Tx(M2n) nel punto x∈M2n, la funzione Φx(Yx,Xx) è assunta regolare. Per chiusura si intende invece la relazione dΦ=0, dove d indica l’operazione di differenziazione esterna delle forme. In una varietà simplettica, dunque, tutti gli spazi tangenti Tx(M2n) (x∈M2n) possiedono una struttura di spazio simplettico con prodotto scalare antisimmetrico Φx(∙,∙). Una varietà dotata di una forma bilineare antisimmetrica Φ che sia solamente non degenere è detta quasi-simplettica. I più importanti esempi di varietà simplettica sono forniti dalla meccanica hamiltoniana. Più precisamente, se V è la varietà n-dimensionale delle configurazioni (posizioni generalizzate) di un sistema meccanico con n gradi di libertà, il fibrato cotangente T*(V) di V è l’unione di tutti gli spazi T*x(V) duali (ovvero di forme lineari o 1-forme) degli spazi Tx(V) tangenti a V in x. Tale fibrato cotangente è lo spazio delle fasi del sistema, a sua volta una varietà 2n-dimensionale. Possiede inoltre una struttura simplettica naturale, a partire dalla quale è possibile dare una formulazione completamente geometrica della meccanica hamiltoniana.

→ Geometria differenziale

Vedi anche
varietà varietà agraria Entità comprese in una specie (dette anche spesso razze). Per la nomenclatura delle piante coltivate il Congresso internazionale di orticoltura del 1952 stabilì alcune norme e propose il termine cultivar, che si riferisce a un’entità subordinata alla specie; con ciò fu abolito per ... ortogonale In geometria elementare si dice di due enti che formano tra loro un angolo retto. ● Due rette r, s del piano si dicono ortogonale (o perpendicolari) se si intersecano formando quattro angoli retti (fig. 1 A); una retta r dello spazio si dice ortogonale (o perpendicolare) a un piano α se incontra il ... derivata Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato a percorrerlo, o anche, in economia, il prodotto ottenuto al variare della quantità di fattori di produzione impiegati ... applicazione matematica Il concetto di applicazione è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di applicazione di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di P corrisponde un ben determinato elemento ...
Categorie
  • GEOMETRIA in Matematica
Tag
  • GEOMETRIA DIFFERENZIALE
  • MECCANICA HAMILTONIANA
  • SPAZIO DELLE FASI
  • PRODOTTO SCALARE
  • CAMPI VETTORIALI
Vocabolario
simplèttico
simplettico simplèttico (o simplèctico) agg. [dal gr. συμπλεκτικός «relativo all’intreccio», perché collegato in un complesso] (pl. m. -ci). – 1. In zoologia, osso s. (anche il simplettico s. m.), osso, derivato da cartilagine, dell’arco...
varietà¹
varieta1 varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa negli elementi che la compongono,...
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