VANI
. Con questo nome (ant. nordico vanir; ted. Vanen o Wanen; cfr. wanum "splendente", aggettivo che ricorre nel poema sassone Heliand) si designa nelle canzoni mitiche dell'Edda e nella Ynglingasaga un gruppo di chiare e belle divinità della mitologia nordica, diverse dagli Asi e a questi anzi contrapposte. Il gruppo è rappresentato specialmente da Niord, Freyr e Freyja, divinità generalmente pacifiche e benefiche, apportatrici di fecondità e di ricchezza.
Nella mitologia sistematica si parla di una guerra, con cui si chiuse per gli dei l'età dell'oro, combattuta in tempi immemorabili fra gli Asi e i Vani in seguito ai maltrattamenti subiti dalla maga Gullweig, forse una Vana, presso gli Asi. Le sorti della guerra furono dubbie, e la pace venne infine conclusa col patto, imposto dai Vani, che due di essi fossero accolti nel concilio degli Asi in Asgard: vi andarono Niord e Freyr, mentre gli Asi davano in cambio il bellissimo ma tardo Hönir el'astuto Mimir. In questa guerra fra i Vani, divinità in complesso tranquille ma più rozze e primitive degli Asi, bellicosi e moralmente più evoluti, la quale rappresenta certo un motivo posteriore all'epoca del paganesimo comune, taluni ravvisarono un'imitazione di motivi cristiani, cioè la caciata di Eva connessa col primum civile bellum; ma è più verosimile ch'essa sia il riflesso di contrasti fra due civiltà, l'eco di una lotta fra i seguaci di una fede antica e quelli di un'invadente religione straniera: forse l'immigrazione - certo anteriore al sec. IX - del culto di Odino nella Svezia, ove trovò una forte opposizione nazionale, essendo qui già antica l'adorazione di Freyr che aveva il suo centro a Upsala, e il conseguente adattamento e la fusione dei due culti.
Bibl.: E. H. Meyer, Germanische Mythologie, Berlino 1891, p. 223 segg.; W. Golther, Handbuch der germanischen Mythologie, Lipsia 1909, p. 220 e seguenti.