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VANI

di Bruno Vignola - Enciclopedia Italiana (1937)
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VANI

Bruno Vignola

. Con questo nome (ant. nordico vanir; ted. Vanen o Wanen; cfr. wanum "splendente", aggettivo che ricorre nel poema sassone Heliand) si designa nelle canzoni mitiche dell'Edda e nella Ynglingasaga un gruppo di chiare e belle divinità della mitologia nordica, diverse dagli Asi e a questi anzi contrapposte. Il gruppo è rappresentato specialmente da Niord, Freyr e Freyja, divinità generalmente pacifiche e benefiche, apportatrici di fecondità e di ricchezza.

Nella mitologia sistematica si parla di una guerra, con cui si chiuse per gli dei l'età dell'oro, combattuta in tempi immemorabili fra gli Asi e i Vani in seguito ai maltrattamenti subiti dalla maga Gullweig, forse una Vana, presso gli Asi. Le sorti della guerra furono dubbie, e la pace venne infine conclusa col patto, imposto dai Vani, che due di essi fossero accolti nel concilio degli Asi in Asgard: vi andarono Niord e Freyr, mentre gli Asi davano in cambio il bellissimo ma tardo Hönir el'astuto Mimir. In questa guerra fra i Vani, divinità in complesso tranquille ma più rozze e primitive degli Asi, bellicosi e moralmente più evoluti, la quale rappresenta certo un motivo posteriore all'epoca del paganesimo comune, taluni ravvisarono un'imitazione di motivi cristiani, cioè la caciata di Eva connessa col primum civile bellum; ma è più verosimile ch'essa sia il riflesso di contrasti fra due civiltà, l'eco di una lotta fra i seguaci di una fede antica e quelli di un'invadente religione straniera: forse l'immigrazione - certo anteriore al sec. IX - del culto di Odino nella Svezia, ove trovò una forte opposizione nazionale, essendo qui già antica l'adorazione di Freyr che aveva il suo centro a Upsala, e il conseguente adattamento e la fusione dei due culti.

Bibl.: E. H. Meyer, Germanische Mythologie, Berlino 1891, p. 223 segg.; W. Golther, Handbuch der germanischen Mythologie, Lipsia 1909, p. 220 e seguenti.

Vedi anche
mitologia Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente. 1. La spiegazione classica Il pensiero critico cominciò a occuparsi della mitologia sin dai primordi della speculazione ... aggettivo Parte del discorso, che esprime gli attributi di qualità, quantità ecc. della persona o della cosa indicata dal sostantivo a cui è riferito. L’aggettivo è passibile di determinazione morfologica o sintattica comparativa. Nelle lingue indoeuropee, di norma, si accorda con il sostantivo a cui si riferisce ... guerra Fenomeno collettivo che ha il suo tratto distintivo nella violenza armata posta in essere fra gruppi organizzati. ● Le trasformazioni cui è stata soggetta la guerra tradizionale nel 20° sec. vanno portando a un profondo ripensamento di tutte le categorie con le quali tradizionalmente gli studiosi delle ... Berlino (ted. Berlin) Città della Germania (3.429.870 nel 2008), capitale federale e del Land omonimo; posta lungo le rive della Sprea, alla confluenza nel fiume Havel (affluente dell’Elba), in una pianura sabbiosa circondata da colline.  ● La posizione geografica e una fitta rete di canali navigabili – che ...
Vocabolario
quadrilocale
quadrilocale agg. e s. m. [comp. di quadri- e locale2]. – Nel linguaggio comm., di unità immobiliare composta di quattro vani e servizî: un appartamento quadrilocale. Anche s. m.: un ampio q.; quadrilocali ristrutturati.
frascherìa
frascheria frascherìa s. f. [der. di frasca]. – 1. Capriccio, vanità, idea balzana; ciancia, frottola. 2. Al plur., frascherie, ornamenti vani, fronzoli: una gara fra i parenti a buttare il denaro in frascherie (Verga).
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