VANADIO (XXXIV, p. 963)
Questo metallo, che già da diversi anni si. è in grado di produrre in discrete quantità commerciali, non ha finora ricevuto applicazioni dirette di un certo rilievo a causa dell'elevato costo di estrazione. Ne è previsto, per es., l'impiego nei reattori nucleari veloci, come materiale strutturale e di rivestimento degli elementi di combustibile, in considerazione della sua bassa sezione di cattura per neutroni termici unitamente alla discreta resistenza a caldo e alla corrosione da sodio liquido. Viene invece sempre più largamente usato, sotto forma di ferro-lega, quale alligante di acciai speciali per utensileria, per stampi e filiere, per parti di motori a turbina e a reazione, ecc., e da qualche anno anche nei cosiddetti acciai "microlegati ad alto limite di snervamento". È pure presente, sempre in piccoli tenori, in alcune ghise, nelle leghe Permendur per magneti e in particolari leghe ferrose resistenti ad alta temperatura. Nel campo dei non ferrosi risulta di fondamentale importanza per le leghe di titanio e, in ben più modesta misura, per quelle dell'alluminio e del rame.
Per la produzione del metallo si ricorre oggi alla riduzione metallo-termica degli ossidi V2O3 e V2O5 molto puri, usando il calcio e, più raramente, l'alluminio come metallo di spostamento. Gli ossidi puri sono ottenuti, attraverso procedimenti onerosi e talvolta complessi, a partire dal minerale o, per via più diretta, dal pentossido grezzo (V2O5 a 80 ÷ 85%) comunemente impiegato nella preparazione della ferro-lega. La produzione, riferita al contenuto di metallo dei minerali di v. lavorati in tutto il mondo, è stata di 20.500 t nel 1975. I paesi più forti produttori sono: Rep. Sudafricana e paesi vicini, Stati Uniti, URSS, Finlandia e Norvegia.
Bibl.: W. Rostoker, The metallurgy of vanadium, New York 1958; O. N. Carlsons, E. R. Stevens, Vanadium, in Kirk-Othmer, Encyclopedia of chemical technology, vol. 21, ivi 19702; Metallgesellschaft A. G. Metal statistics, Francoforte sul Meno, 1965-75.