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rischio, valutazione del

di Flavio Pressacco - Dizionario di Economia e Finanza (2012)
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rischio, valutazione del

Flavio Pressacco

Attività importante conseguente alla individuazione e alla definizione di un rischio, consistente nella descrizione, in forma quantitativa più o meno precisa, del suo impatto in termini di implicazioni negative sul soggetto o l’impresa o l’istituzione o la comunità che lo subisce e della probabilità che esso si verifichi.

Metodi di calcolo

Una valutazione approssimata si ottiene articolando sia la verosimiglianza del danno sia il suo impatto in un certo numero di classi. Per es., le classi di verosimiglianza potrebbero essere: assolutamente remoto, molto improbabile, possibile, probabile, molto probabile, quasi certo; e le classi di impatto: trascurabile, minimo, modesto, rilevante, critico, catastrofico. Sia al primo sia al secondo elemento si può associare un indice numerico (per es., da 1 a 6). Il prodotto degli indici offre una misura numerica della rischiosità su una scala da 1 a 36, che è a sua volta suddivisibile in classi rappresentative della pericolosità del r. oggetto di valutazione. Per es.: irrilevante (1-9), poco pericoloso (10-18), molto pericoloso (19-28), devastante (29-36). Una valutazione estremamente precisa del r. è invece data dalla distribuzione di probabilità del danno; essa associa a ogni eventuale valore x del danno una probabilità p(x) (con Σhp(Xh)=1) o una densità di probabilità f(x)(ʃf(x)dx=1). Dalla distribuzione si possono dedurre indici sintetici rappresentativi del valore del r., per es. il valore medio del danno Σxhp(xh)(ʃxf(x)dx). Valutazioni del r. più sofisticate si ottengono attraverso misure di r. avanzate, come quelle di shortfall (➔) che considerano il r. di non riuscire a raggiungere un certo obiettivo oppure quello che prende in esame solo i danni più elevati legati alla parte estrema della distribuzione.

Campi di applicazione e tipologie di rischio

La valutazione del r. è una componente significativa della gestione di ogni impresa, ma diviene fondamentale quando la negoziazione dei r. è l’attività caratteristica dell’azienda. Ciò accade per le imprese bancarie e finanziarie e per quelle di assicurazione, dei rami sia danni sia vita. Per queste ultime particolare rilevanza assume il r. di longevità, nelle assicurazioni di rendita vitalizia differita, e di capitale differito. Le imprese bancarie sono specializzate nella valutazione del r. di credito, cioè del merito di credito degli Stati sovrani, delle aziende o delle persone cui debbono prestare il denaro raccolto dai risparmiatori. Un’errata valutazione di tale r. può portare a un grave deterioramento del loro portafoglio. Le imprese finanziarie, operando con strumenti più sofisticati dei prestiti, sono soggette a una molteplicità di altri r.: il r. di mercato, riferito al calo del prezzo degli asset che hanno acquistato, in cui hanno cioè assunto posizioni lunghe (➔ posizione); il r. di tasso, legato alla diminuzione del prezzo di mercato di obbligazioni e altre attività sensibili ai tassi di interesse, provocato da loro movimenti inattesi e sfavorevoli; il r. di modello, causato dall’uso per operazioni di arbitraggio di schemi non rispondenti alla realtà, e, in particolare, dall’utilizzo nelle valutazioni di parametri mal calibrati, inclusi quelli relativi ai premi al r. o alle misure neutrali al r.; il r. di controparte, derivante dall’inadempimento in contratti su prodotti strutturati di una controparte in posizione corta, che fa svanire i guadagni realizzabili su tali prodotti; il r. di cambio, dipendente da oscillazioni sfavorevoli del cambio quando le posizioni lunghe o corte in portafoglio siano denominate in valuta estera. La valutazione del r. di insolvenza delle istituzioni e degli intermediari bancari e finanziari è anche il cuore dell’attività delle agenzie di rating, e delle autorità di controllo. Sulla base di tale valutazione, le prime emettono i loro giudizi e le seconde i loro provvedimenti cautelativi, miranti al ristoro delle condizioni di solvibilità dell’intermediario il cui r. fosse giudicato troppo alto.

Vedi anche
banca Impresa che compie operazioni di raccolta di fondi ed eroga crediti non trasferibili sul mercato. 1. Funzione creditizia e monetaria La banca contemporanea è il risultato di due processi evolutivi. Il primo è la trasformazione dell’attività di custodia di fondi, o più semplicemente di monete, in attività ... sicurezza La condizione che rende e fa sentire di essere esente da pericoli, o che dà la possibilità di prevenire, eliminare o rendere meno gravi danni, rischi, difficoltà, evenienze spiacevoli, e simili. alimentazione sicurezza alimentare L’insieme delle misure – amministrative, legali, tecniche – e degli apparati ... assicurazione Operazione economica che permette di garantirsi contro le conseguenze patrimonialmente dannose del verificarsi di un rischio determinato, mediante la ripartizione tra una pluralità di soggetti esposti al medesimo tipo di rischio. 1. Generalità La tecnica assicurativa moderna è fondata sulla legge statistica ... lavoro In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto di utilità individuale o generale. diritto Il lavoro dell’uomo è preso in considerazione dall’ordinamento ...
Vocabolario
rischio-paese
rischio-paese (rischio Paese), loc. s.le m. Rischio di una grave crisi dell’intera economia nazionale. ◆ Nel 2004 l’economia crescerà almeno del 5%, la disoccupazione è in calo e sui mercati finanziari il Brasile è diventato più «virtuoso»...
rìschio
rischio rìschio (ant. risco) s. m. [der. di rischiare]. – 1. a. Eventualità di subire un danno connessa a circostanze più o meno prevedibili (è quindi più tenue e meno certo che pericolo): la strada è ghiacciata e c’è il r. di scivolare;...
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