Antica famiglia piemontese; vanta parentela con Arduino d'Ivrea, re d'Italia, discendendo da un suo fratello, Guiberto. Alla fine del sec. 12º si divise in più rami. Si distinse nella vita politica, amministrativa e militare del Piemonte: Antonio (sec. 17º) fu governatore di Cuneo (1606), poi di Torino (1607), e infine veedore generale di Carlo Emanuele I; generali valorosi furono Massimo Giovanni Tommaso (m. 1601) e Massimo Amedeo (sec. 16º); ingegnere militare fu Antonio Maurizio (sec. 17º).