MASINO, Valle (A. T., 17-18-19)
Valle laterale della Valtellina, percorsa dal torrente Màsino che sbocca nell'Adda tra Sondrio e Morbegno; orientata, all'ingrosso, da N. a S. e racchiusa tra elevate montagne costituite da graniti grigio-nerastri, la valle ha nell'insieme un aspetto severo. A nord è limitata dai massicci montuosi di Pizzo Badile (3307 m.) e di Cima dì Castello (3393 m.), a E. dal M. Spluga (2845 m.), mentre a O. il M. Disgrazia (3678 m.) e il Corno Bruciato la separano dalla Val Malenco. È lunga circa 18 km., si biforca presso il villaggio di S. Martino (927 m.) nella Valle dei Bagni a O. e nella Valle Mello a E. Frequenti sono ai piedi delle montagne i cumuli di materiale detritico e le frane, dette "gaude", che talvolta assumono dimensioni grandiose. Scarsa importanza hanno i piccoli centri di Masino, allo sbocco della valle, Pioda, Cevo, Cattaeggio, sede del comune di Masino, e S. Martino, località di villeggiatura, tutti situati nella valle principale; nella Valle dei Bagni a 1171 m. s. m. sorge Bagni del Masino, stazione idrominerale con sorgenti termali (38°) a debole mineralizzazione, usate per bagni e bevande nelle forme reumatiche e artritiche, nelle malattie ginecologiche e affezioni gastro-intestinali.