MAREBBE, Valle (A. T., 24-25-26)
Piccola valle dell'Alto Adige, percorsa dal Rio di S. Vigilio, affluente di destra del Gader (v. badia, val), il quale a sua volta è tributario di sinistra della Rienza. La Val Marebbe è lunga 24 km. e si apre con direzione SE.-NO. nei calcari e nelle arenarie del Werfeniano, e, a valle di S. Vigilio, suo capoluogo, nelle filladi quarzifere; la sua parte superiore, che ha nomi diversi (Valle Parom, poi Valle di Rudo e Valle dei Tamers) è incisa nelle dolomie del Dachstein, le quali sovrastano pure, in gran parte, le formazioni in cui è scavata la media valle (cime dolomitiche del Monte Sella di Sennes, 2787 metri, del Piz da Peres, 2507 m., del Plan de Corones, 2273 m., ecc.). Notevoli sono le tracce lasciate dalla glaciazione quaternaria: tuttavia le forme del terreno prevalenti sono quelle di erosione normale.
La Val Marebbe ha una superficie di un centinaio di kmq., quasi la metà dei quali si trova a più di 20 mm. d'altezza, è il resto tra i 1000 e i 2000 metri. A causa di queste condizioni altimetriche, la popolazione è scarsa (1353 ab. nel 1921) e va diminuendo (1431 ab. nel 1910). Essa si addensa soprattutto nel fondo valle pianeggiante intorno a S. Vigilio e sulle prime pendici delle montagne, tra i 1000 e i 1200 m., preferendo le pendici volte a SO., più assolate e meno acclivi, alle pendici volte a NE. Un piccolo gruppo di case (Frena), il più elevato dalla valle, si trova a 1540 metri; le dimore permanenti isolate non superano i 1500 m. Sopra questi limiti non si trovano che alcune malghe (una malga di mezzo monte, la Malga dei Tamers, si trova peraltro a soli 1436 m., e vi si fermano le giovenche dai primi di maggio alla fine di giugno prima di proseguire per le munts altes, o pascoli elevati, mentre le mucche vanno direttamente nelle malghe più alte alla fine di giugno) e numerosi fienili (tablé).
S. Vigilio è il principale villaggio della valle (334 abitanti nel 1921), sorto su una grande conoide di deiezione formata dal Rio di Fossadura e dal Rio Roa Blancia al loro sbocco nella valle. S. Virgilio, centro turistico assai frequentato tanto nei mesi estivi quanto in quelli invernali, è capoluogo del comune di Marebbe, che oltre alla Val Marebbe comprende pure un tratto della Val Badia ed ha 161,33 kmq. di superficie e 1867 ab. (1931).
Le uniche risorse economiche notevoli della Val Marebbe sono l'allevamento del bestiame e lo sfruttamento dei boschi. Le aree coltivate (a orzo, avena, segala, patate, legumi) sono assai ristrette. Il bestiame è allevato quasi soltanto per avere vitelli da macello, inviati poi a Brunico, e dispone di ottimi pascoli. Pressoché scomparsa è l'industria casearia, un tempo fiorente. Qualche vantaggio economico la popolazione ritrae dall'industria turistica.
Tra S. Vigilio e Brunico funziona un servizio automobilistico.
Bibl.: M. M. Ogilvie Gordon, Das Grödener- Fassa- und Enenberggebiet in den Südtiroler Dolomiten, Vienna 1927; P. Videsott, Termini geografici ladini di Marebbe (Alto Adige), in Boll. R. Soc. geogr. italiana, 1930, pp. 718-737; R. Riccardi, L'insediamento umano nella Val Badia (Alto Adige), in Bollettino R. Soc. geogr. italiana, 1932, pp. 323-349.