MALENCO, Valle (A. T., 20-21)
Valle laterale della Valtellina, percorsa dal torrente Màllero, che sbocca nell'Adda presso Sondrio. La valle nel tratto inferiore è diretta da nord a sud, nel tratto superiore da nord-ovest a sud-est; nel punto ove si ha il cambiamento di direzione sbocca (da sinistra) il torrente Lanterna, il cui bacino non è meno esteso del Mallero superiore. La lunghezza è di circa 25 km., l'area di 320 kmq. La valle è limitata da imponenti massicci montuosi, a nord il Bernina (4050 m.), a occidente il Disgrazia (3678 m.), a oriente il Pizzo Scalino (3322 m.). Sì che estese zone hanno le caratteristiche dell'alta montagna e sono numerosi (33) ed estesi i ghiacciai, che occupano ben 47 kmq. (le aree di nuda roccia o di detriti misurano 148 kmq.). Lo sbocco della valle si trova a Sondrio, a soli 300 m. d'altezza. I principali affluenti del Mallero, oltre il Lanterna, sono il Torreggio (a destra) e l'Antognasco (a sinistra). La valle è scavata in parte in rocce scistoso-cristalline premesozoiche, con fasce di calcari e scisti del Secondario, e in parte nelle ofioliti. Assai ristretta la superficie utilizzabile; infatti solo 96 kmq. occupano insieme i prati. i pascoli, le colture e gli abitati, 28 kmq. il bosco (prevalentemente abetine). Si coltivano frumento e segale, patate e anche lino e canapa; ma risorsa maggiore sono i prati e i pascoli. Vi sono cave di amianto, ardesia e pietra ollare. I centri maggiori sono tutti situati presso il fondo delle valli del Mallero e del Lanterna (Chiesa, il più importante, è luogo di villeggiatura); la strada carrozzabile risale poco oltre la confluenza.