SUSA, Valle di (A. T., 24-25-26)
Comprende il bacino imbrifero montano della Dora Riparia, affluente di sinistra del Po (km. 125), situato per intero nella provincia di Torino (Piemonte). Vasta, nei suoi limiti geografici, kmq. 1261,72, presenta, sopra tutto nella sezione occidentale, le caratteristiche dell'alta montagna, quando si pensi che il 69% del territorio è situato oltre i 1500 m. e l'89% è al disopra dei 900 m. Scavata in terreni svariatissimi (calcescisti e micascisti nella parte alta; rocce verdi e gneiss nella sezione mediana e inferiore) con abbondantissimo terreno morenico e quaternario, coni di deiezione dalla complicata morfologia, la valle presenta aspetti antropici ed economici svariati e complessi. Il suo territorio è attualmente diviso in 37 comuni, aventi una popolazione (1931) di 66.000 abitanti, con una densità media di 52 per kmq. I centri principali sono situati sul fondovalle, ricco di terreno quaternario, di agricoltura e di industrie, fornito di buoni mezzi di comunicazione.
Tutto il bacino presenta caratteristiche agricole, forestali, pastorali salienti: il 16,3% del terreno è improduttivo. Della superficie agraria, il 10% è di seminativi che raggiungono, grazie all'eccellente esposizione, limiti altimetrici cospicui; il 50% di prati e pascoli permanenti, il 30% di boschi; il 2% di colture legnose specializzate, soprattutto nei comuni a solatio e di fondovalle della sezione mediana e di sbocco; il 2% di castagneti da frutto, che si diffondono principalmente sul versante a bacio (Chiomonte, Meana, Mattie, San Giorgio, Villar Focchiardo, ecc.). Del pari notevole è l'allevamento del bestiame, soprattutto bovini, caprini e ovini. Grande importanza ha la valle anche dal punto di vista industriale, dall'industria idroelettrica (si ricordino le potenti centrali di Bardonecchia, Chiomonte, Susa, Venaus), a quelle tessili, meccaniche e chimiche, concentrate sul fondovalle, da Susa allo sbocco (Susa, Chianoc, Bussoleno, Sant'Antonino di Susa, Condove, Sant'Ambrogio di Torino, Avigliana, ecc.). A queste si deve aggiungere l'industria turistica estiva e invernale (Bardonecchia, Claviere e Sestriere). Fino da epoca remota la Valle di Susa ha avuto un valore di prim'ordine per le comunicazioni tra la pianura padana occidentale e la valle del Rodano: è percorsa in tutta la sua lunghezza dalla rotabile di grande comunicazione del Monginevra, che unisce Torino con Briançon: a questa si allaccia la strada del Sestriere proveniente da Pinerolo. Da Susa si stacca l'arteria del Moncenisio, che porta a Lanslebourg e a Modane.
Risale la valle la ferrovia, quasi interamente a doppio binario, a trazione elettrica, che da Torino porta a Modane, attraverso il traforo del Fréjus o del Cenisio. Anche la valle della Dora Riparia, come tutte le altre del versante piemontese delle Alpi Occidentali, presenta nella sezione alpestre un inquietante impoverimento demografico ed economico. (V. tavv. I e II).