VALLE ANTIGORIO (A. T., 20-21)
ANTIGORIO Sezione del bacino imbrifero del Toce (Lago Maggiore, Ticino), nella provincia di Novara (Piemonte); si estende con direzione meridiana per circa 24 km. dalle Casse, gradino naturale, che la divide dalla Valle Formazza, alla stretta di Pontemaglio, oltre la quale incomincia la Valle d'Ossola propriamente detta. Inclusa la Valle del Devero o di Baceno, la Valle Antigorio per mezzo della catena-asse delle Lepontine e di poderosi contrafforti è separata dai bacini contigui del Rodano e della Maggia (Svizzera), della Diveria e dell'Isorno (Toce). È scavata quasi interamente nella grande massa granitico-gneissica, che va appunto sotto il nome di Antigorio, ricca di depositi morenici e di alluvioni in alcuni tratti del fondoville. È divisa dal gradino di Premia (culminante nel Sasso di Premia a m. 851) in due sezioni distinte, di cui quella settentrionale si presenta col tipico truogolo glaciale, dai fianchi erti, dal fondo dolcemente inclinato; nella sezione inferiore degno di nota è il vasto ripiano orografico di Cravegna-Mozzio, alto circa 300 m. sul fondo attuale del Toce. Separata da un ampio gradino di confluenza, inciso dalle acque in gola selvaggia, si estende verso nord-ovest la Valle Devero o di Baceno, tipica valle a gradinata, con caratteristica alternanza di bacini e di strette. Amministrativamente la Valle Antigorio è divisa nei tre comuni di Premia, Baceno, Crodo (aggregati i soppressi comuni di Salecchio, Agaro, Cravegna, Viceno, Mozzio), con una superficie complessiva di kmq. 217,6. Le rudi condizioni morfologiche e altimetriche spiegano l'alta percentuale del terreno improduttivo, la grande diffusione del bosco (38% della superficie agrario-forestale), dell'incolto (28%), dei prati e pascoli permanenti (30%), mentre limitatissimi sono i coltivi (segale, patate, avena, orti), e le colture specializzate, unicamente nella sezione inferiore della valle; numerosi gli alberi da frutta. L'allevamento riguarda soprattutto bovini (2138 nel 1930), ovini (359), caprini (1035), con notevole transumanza estiva a più stazioni. Le industrie sono quasi assenti, quando si eccettui quella imponente idroelettrica (centrali di Cadarese-Rivasco con 42.000 kW; Goglio con 20.000; Crego con 16.650; Verampio con 21.000) e quella turistica, favorita dalla bellezza del paesaggio, dalla presenza di acque minerali alcaline (Bagni di Crodo). La popolazione complessiva fu di 4135 ab. nel 1871, di 3777 nel 1901, di 4192 nel 1931, vivente in numerose frazioni di fondo valle, di pendio, di ripiano: degna di nota la presenza di un'antica colonia vallesana ad Agaro (m. 1561), Salecchio Superiore (1509 m.), Salecchio Inferiore (m. 1322), che completa quella di Formazza, dalle tipiche costruzioni in muratura e legno. Risale la Valle Antigorio una rotabile discreta, che porta a Formazza e al Passo di S. Giacomo, con servizî automobilistici per Domodossola; a Baceno si stacca una strada che sale sino a Goglio (m. 1140): di qui una buona mulattiera all'Alpe Devero (m. 1640), celebrato soggiorno estivo con magnifici alberghi.