Valentino
Eretico gnostico (2° sec.). Fu a Roma sotto Igino, Pio e Aniceto. Conosciamo le sue dottrine per alcuni frammenti citati da Clemente Alessadrino e le testimonianze di altri polemisti antignostici, in partic. Ireneo; gli è stato attribuito da alcuni studiosi il Vangelo della verità ritrovato a Nag Hammadi. Difficile definire le idee di V. anche perché molte delle testimonianze sono dei suoi discepoli che puntano alla definizione di un «sistema». Notevole la grande concezione cosmico-soteriologica per cui il πλήρωμα procede dalla prima coppia «Abisso e Silenzio» e viene rotto dalla ἐνϑύμησις di Sofia, presupposto di tutta la soteriologia. Se questi motivi collegano direttamente V. con la gnosi, per altri elementi del suo pensiero (angelologia, posizione di Adamo e dell’Anthropos che lo precede, ecc.) si deve probabilmente risalire a fonti giudaiche, mentre in più punti è chiara la sua polemica contro gli encratisti. Tra i discepoli di V., nel ramo italico: Eracleone, Tolomeo, Florino; nel ramo orientale: Teodoto e Marco.