DOMINEDÒ, Valentino
Economista, nato a Roma il 27 giugno 1905, morto ivi l'8 novembre 1985. Di formazione matematica, è stato tra i promotori degli studi di econometria in Italia, ricoprendo una delle prime cattedre di tale disciplina presso l'università di Parma nei primi anni Quaranta. Professore dal 1939 presso le università di Bari e Parma, come ordinario di Economia politica in quelle di Torino, Genova, Milano e Roma (dal 1966), è stato presidente della Società italiana degli economisti dal 1968 al 1970; nel 1981 è stato nominato professore emerito della facoltà di Giurisprudenza dell'università di Roma ''La Sapienza''.
Fu membro della commissione Solari nell'immediato dopoguerra (1944-45) presso il ministero delle Finanze e del Tesoro, nel 1957 gli è stato attribuito il premio Bologna per le Scienze economiche e sociali. Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei dal 1960.
Studioso noto internazionalmente, ha contribuito allo sviluppo della teoria del valore negli anni Trenta con studi e opere, tra i quali si distinguono Considerazioni intorno alla teoria della domanda, in Giornale degli Economisti, 1933-34, nonché il saggio a commento dell'opera di P. Sraffa apparsa nel 1959, Produzione di merci a mezzo di merci, dal titolo Una teoria economica neoricardiana, in Giornale degli Economisti, 1962.
In materia monetaria e finanziaria è stato tra i primi economisti italiani a occuparsi degli effetti dei movimenti internazionali dei capitali nel dopoguerra (Sul movimento dei capitali fra gli Stati Uniti e l'Estero nel dopoguerra, in Giornale degli Economisti, 1935) e delle aree monetarie ottimali (Aree monetarie e trasferibilità delle divise, in Rivista Bancaria, 1949), nonché delle relazioni dinamiche tra risparmio e investimento (Investimenti di capitale e tendenze cicliche, 1942). Dagli anni Sessanta ha contribuito con saggi originali ai lavori della Società italiana degli economisti e dell'Accademia dei Lincei.
Tra le sue opere, oltre le già citate: La concorrenza imperfetta e l'economia corporativa (1937); Il contributo di F. Y. Edgeworth alla costruzione della teoria generale dell'equilibrio economico (1938); Investimenti di capitale e tendenze cicliche, in Giornale degli Economisti (1942); Coerenza e stabilità nella condotta economica razionale, ibid. (1947); Nota sull'uso delle equazioni alle differenze finite non omogenee, ibid. (1954); L'economia moderna di fronte al problema della distribuzione (1965); Introduzione al volume Essenza e limiti del marginalismo nelle teorie economiche, Atti della 10ª Riunione scientifica della Società italiana degli economisti (1974); L'impostazione di von Neumann per l'equilibrio economico a tasso costante. Cenni sullo sviluppo a tasso variabile con l'impiego del calcolo delle variazioni, in Applicazioni del teorema del punto fisso all'analisi economica, Accademia Nazionale dei Lincei (1978).