Filosofo (Orbassano 1868 - Torino 1956), prof. di filosofia teoretica nell'univ. di Torino (1922-39); socio corrispondente dei Lincei (1950). Si è occupato di logica (estendendone la portata in modo da farne un mezzo di indagine della realtà: in tale prospettiva elaborò una "logica del potenziamento", secondo cui un ente varia in virtù del fatto di trovarsi in relazione con altri enti, venendone potenziato) e di filosofia della scienza (concentrandosi sui problemi gnoseologici posti dalla teoria della relatività e dalla meccanica dei quanti). Da segnalare infine i suoi studî sull'esistenzialismo e la fenomenologia. Tra gli scritti: Sopra la teoria della scienza (1903); Logica formale dedotta dalla considerazione dei modelli meccanici (1906); Il pensiero puro (1913); Il problema della causalità (1921); Logica del potenziamento (1936); La volontà dell'assurdo (1948); Logicalia (post., 1957).