Scrittore russo (Taganrog 1904 - Taškent 1968). Profondo conoscitore del mondo rurale, ne raffigurò la trasformazione in numerosi racconti (Kolchoznye rasskazy "Racconti kolchoziani", 1935; Praskov´ja Maksimovna, 1939; Slepoj mašinist "Il macchinista cieco", 1941). Le esperienze del periodo bellico trovarono la loro migliore espressione in S frontovym privetom ("Saluti dal fronte", 1945). Dopo la guerra, O. tornò alla tematica rurale, unendo alla comprensione profonda dei suoi fenomeni una coraggiosa presentazione dei suoi problemi e un appassionato appello alla correzione degli errori del passato (Navstreču vetru "Incontro al vento", 1958; Letnie doždi "Piogge estive", 1959; Pust´ eto sbudetsja "Che così sia", 1961).